Roccadaspide accoglie i resti dei suoi eroi

La cerimonia per il rientro in Patria delle salme dei tre soldati deportati e uccisi in un campo nazista

ROCCADASPIDE. Grande commozione ieri per il ritorno in patria dei tre soldati deceduti nei campi di sterminio nazisti. I resti di Michele Ricco, Antonio Di Giorgio e Antonio Urti sono stati portati in piazza XX Settembre ed accolte dal prefetto Pantalone, il questore De Iesu, il colonnello dell’Arma Piermarini, il colonnello dell’Esercito, reggimento carri di Persano, Gravante, il tenente colonnello Masi, il presidente della Provincia Iannone, il vescovo Miniero e una trentina di sindaci del circondario con in testa il primo cittadino Girolamo Auricchio. «Tutta la comunità si è stretta intorno a questi valorosi soldati», ha affermato Auricchio, che ha lanciato un appello al prefetto: «A nome di tutta la Valle del Calore e degli Alburni chiedo tutela dagli scippi effettuati in nome del Salernocentrismo e del Napolicentrismo. I nostri paesi non meritano di essere vittima dell’usurpazione e del saccheggio di servizi importanti». Conservare il bagaglio di esperienze del passato è il concetto sul quale si è soffermato il prefetto: «L’importanza di questa cerimonia è l’unione che si è creata tra i giovani di ieri e quelli di oggi, che devono tener conto delle passate esperienze». Coltivare il dono della pace è il concetto espresso da Miniero: «La guerra è un’avventura senza ritorno». Il prefetto ha apposto la medaglia di bronzo al merito civile sul Gonfalone del Comune, per le 45 vittime civili e 2 militari del bombardamento del 15 settembre 1943.(a.s.)

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