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«Roberto è stato sequestrato»

Parla il fratello del 36enne scomparso in Messico il primo ottobre

NAPOLI. È stato vittima di una rapina, poi trasformatasi in sequestro di persona, Roberto Molinaro, il napoletano di 36 anni scomparso il primo ottobre a Veracruz, in Messico. Ne è convinto il fratello, Enrico,che era insieme a lui in Messico per vendere generatori elettronici e che gli ha parlato al telefono per l'ultima volta proprio la mattina del giorno della sua scomparsa. «Penso che Roberto sia ancora vivo e forse è stato ceduto dai rapinatori a una banda criminale che sta decidendo il da farsi», ha detto telefonicamente all'agenzia Ansa il fratello. «Mi sono fatto quest’idea sulla base di quanto mi ha detto la polizia, ma sopratutto, parlando con persone del posto». Il 4 ottobre la carta di credito di Roberto Molinaro è stata utilizzata nel supermercato «La Veracruzana» per tre volte. Spesa complessiva circa 1.200 euro. Poi la carta è stata bloccata. «Ho consegnato l'estratto conto della carta di credito alla polizia - dice Enrico Molinaro - spero che serva a identificare chi l'ha usata, ma finora non è avvenuto nulla». Enrico Molinaro spera che dalla Farnesina, che ha reso noto di aver attivato le ricerche, e dall'interesse della stampa venga un impulso per le indagini, che finora non seguono una pista definita. Così si è rivolto anche all'emittente Tv Veracruz, che ha trasmesso un appello con la foto di Roberto Molinaro («Desaparecido») e i numeri di telefono ai quali rivolgersi per chi disponesse di informazioni sul suo conto. A Napoli l'avvocato Antonio Russo, legale della famiglia, si tiene in contatto con la Farnesina. «Viviamo nell'angoscia – ha detto il padre di Roberto, Gennaro Molinaro, invalido – Vorrei partire per il Messico, ma le mie condizioni di salute non me lo permettono». La fidanzata di Roberto Molinaro, che aspetta un figlio da lui, è l'ultima persona ad averlo sentito al telefono.