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Rivolta dei tassisti: troppi abusivi

L’esposto alla magistratura. Nel mirino anche operatori turistici

MAIORI. Fermiamo gli autisti abusivi. La richiesta è dei tassisti di Maiori e Minori che, esasperati dalla concorrenza sleale che sono costretti a subire in particolar modo durante la stagione turistica, hanno deciso di presentare una denuncia ai carabinieri, alla Polizia municipale e alla Procura.

Nell’esposto, firmato da Erasmo e Filippo Amato, Luigi De Filippis, Sabato Crivelli, Maurizio Di Pino e Antonio Nuschese, si evidenzia come, da un po’ di tempo, i taxi con regolare licenza, si trovino a dover combattere “l’esercizio abusivo del servizio taxi sull’intero territorio comunale, con la presenza di alcune persone che, pur privi di qualsiasi autorizzazione, trasportano persone, con la complicità degli addetti del settore turistico, danneggiando in questo modo l’intera categoria”. Una situazione di illegalità, quindi, che andrebbe avanti già da diverso tempo e che, a detta dei tassisti, sarebbe pure favorita da qualche operatore del comparto turistico.

Ma le irregolarità messe in evidenza dai driver maioresi e minoresi non si esauriscono qui. Perché nella documentazione inoltrata alle autorità competenti viene rimarcata pure la circostanza di come a concorrere con i taxi ci siano anche i titolari della licenza di Ncc (noleggio con conducente) che “abusando del loro permesso, rilasciato da comuni fuori provincia, operano sul territorio di Maiori e Minori, nonostante la normativa vigente preveda che debbano avere una rimessa in loco, cosa che non avviene nel 90 per cento dei casi”.

Le note dolenti, tuttavia, coinvolgono anche alcuni albergatori che, secondo i tassisti utilizzerebbero, contra legem, il “servizio navetta, anche al di fuori del territorio comunale, nonostante ciò non sia consentito”. I problemi della categoria, però, oltre alle questioni legali, riguardano pure altri campi. A cominciare dalle tariffe. «L’aggiornamento del Comune – rimarcano – non risponde alle nostre richieste ed è il più basso del comprensorio amalfitano. Chi prende, difatti, il taxi da Maiori per arrivare ad Amalfi, spende 18 euro, invece per il tragitto inverso, da Amalfi a Maiori, servendosi dei taxi in servizio nell’antica Repubblica marinara, paga 30 euro”.

Gaetano De Stefano