Rivelazione di atti e abuso d’ufficio Otto mesi a Magliano

Il luogotenente dei vigili urbani denunciato da Motta Aveva avvisato un imprenditore di una denuncia (falsa)

Condannato per rivelazione di segreti d’ufficio ed abuso d’ufficio, con l’aggravante di conseguire per se stesso un profitto, l’ex consigliere comunale e luogotenente della Polizia municipale Francesco Magliano. Il vigile, sostituto commissario in servizio presso il comando di Battipaglia, 58 anni lo scorso 2 maggio, è stato condannato dalla prima sezione del tribunale penale di Salerno alla pena di otto mesi di reclusione, sospesa ai sensi dell’articolo 163 del codice di procedura penale, e al pagamento delle spese processuali. Nonché al risarcimento del danno nei confronti della parte civile Gerardo Motta e alla refusione delle spese per 1.500 euro. Il dispositivo di sentenza, emesso dai magistrati Gaetano De Luca, come presidente, Fabio Zunica ed Ornella Teresa Dezio, è stato letto venerdì in udienza pubblica.

I fatti sono relativi al febbraio 2007 e riguardano un’informazione relativa ad un esposto pervenuto al comando di Polizia municipale su presunti abusi urbanistici portati avanti da una società, la Gana Sport, che svolge la sua attività nella zona industriale di Battipaglia. Magliano aveva avvertito Antonio Cannalonga, titolare della ditta, dell’arrivo dell’esposto e del fatto che in calce ci fosse la firma di Motta, all’epoca capogruppo di Alleanza Nazionale nel corso dell’amministrazione di Gennaro Barlotti. Venuto a conoscenza del fatto, Motta aveva disconosciuto la paternità della denuncia e a sua volta denunciato per rivelazioni di atti d’ufficio ed abuso d’ufficio Magliano, pure lui all’epoca consigliere, nella coalizione di Fernando Zara, per le rivelazioni fatte. Le indagini erano state affidate al pm Massimo Lo Mastro, il quale aveva deciso di verificare i dati contenuti nei computer di Motta e Magliano, nel corso di una perquisizione effettuata l’11 marzo 2008. Dopo cinque anni, è giunta la sentenza.

Soddisfatto per l’esito della vicenda Motta: «Finalmente si è fatta chiarezza – ha commentato l’attuale capogruppo di Futuro e Libertà – si è dimostrato che l’esposto anonimo con una presunta firma mia non era vero. Magliano aveva chiamato Cannalonga la sera del 26 febbraio 2007, rivelando l’esistenza di tale esposto. Dopo un incontro tra me e Cannalonga, nel corso del quale avevo negato l’esistenza della denuncia, io stesso avevo provveduto a presentare querela presso il comando dei vigili urbani. Giustizia è stata fatta».

Francesco Magliano vanta circa un anno di esperienza amministrativa al fianco di Fernando Zara. Si candidò alle amministrative del 2007 con la lista Forza Battipaglia, a supporto del candidato sindaco Zara. Vinse al ballottaggio Gennaro Barlotti, ma lui, con 262 voti, riuscì ad essere presente in assise. Un’esperienza durata poco a causa della sfiducia a Barlotti, l’anno successivo, firmata anche da Magliano. Il vigile ci aveva riprovato nel 2009 candidandosi al fianco dell’attuale sindaco Giovanni Santomauro (alleato proprio di Barlotti e rivale storico di Zara). Tra le fila del Pd, tuttavia, 230 voti erano risultati troppo pochi per credere ancora in una presenza in consiglio.

Francesco Piccolo

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