Ritrovato privo di vita un barman trentenne

Non sono ancora chiare le cause che hanno portato al decesso di Piero Petti Era andato a trovare degli amici prima di volare in Germania per un lavoro

Una città sotto shock dalle prime ore della mattinata di ieri. Il corpo di Piero Petti, che il prossimo 30 marzo avrebbe compiuto 31 anni, è stato ritrovato a Vancouver, in Canada, dove da alcune settimane il giovane si trovava per un viaggio. La notizia del ritrovamento sarebbe stata comunicata ai parenti attraverso un telegramma dell’ambasciata italiana in Canada dove però non venivano specificate le cause che hanno portato alla morte del trentunenne nocerino.

I familiari hanno provato a mettersi in contatto con le autorità canadesi e con l’ambasciata italiana ma gli uffici canadesi non avrebbero dato risposta ai familiari di Piero. Una morte improvvisa che ha lasciato sgomenti parenti ed amici ormai abituati agli spostamenti improvvisi di Piero che non era nuovo a viaggi lunghi. Pochi giorni fa Piero aveva parlato con un suo amico su facebook al quale aveva confidato che il prossimo 5 marzo sarebbe partito per la Germania alla ricerca di un lavoro nei tanti locali italiani sparsi per il territorio tedesco. Barman di professione, Piero aveva sempre amato viaggiare e andare via dalla sua città alla ricerca di nuove esperienze lavorative coltivando sempre, però, la passione per il Giappone e i Manga.

Era stato molte volte a Barcellona, dove aveva fatto esperienza nei bar della movida della capitale catalana o a Londra dove spesso tornava a trovare qualche amico. Gli amici nocerini, intanto, increduli non riescono ancora a capacitarsi dell’accaduto. Molti di loro vagano alla ricerca di conferme e notizie su quanto hanno appreso tramite facebook.

Facce perplesse, incredule, commosse alla ricerca di una speranza. Una morte inspiegabile e ancora senza cause che sembra assumere contorni e dettagli assurdi man mano che la notizia si diffonde in città. In tanti su facebook stanno esprimendo il proprio dolore per la perdita del caro Piero. “Ditemi che è uno scherzo di cattivo gusto. Vi perdono ma ditemi che non è vero”, scrive uno dei suoi storici amici. “Non so a chi o a cosa dare la colpa. Un senso di impotenza disarmante”, “Ciao Giapponesino”, commentano alcune sue amiche. “Non è giusto. Non lo accetterò mai” o frasi impotenti lasciate in sospeso tipo “Amico mio…” sono quelle che stanno comparendo sui vari profili facebook man mano che, ciò che all’inizio sembrava un’assurdità, col tempo è diventata una pesante e disarmante certezza.

In tanti continuano a cercare di capire cosa sia successo al trentenne nel corso della trasferta canadese. I familiari e gli amici di sempre restano in attesa di notizie dalle autorità in merito alle cause che hanno portato alla sua morte.

Aldo Padovano

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