il caso

Ritrovato l’oro di Sant’Antonio sottratto a Salvitelle

Gli ex voto rubati sono stati lasciati davanti all’ingresso di una chiesa di Caggiano. La felicità di don Domenico Di Stasio e del sindaco Manzella

SALVITELLE. «È stato ritrovato l’oro di Sant’Antonio»: ad annunciarlo con gioia don Domenico Di Stasio, che ha guidato la parrocchia per oltre un decennio, a partire dal dopo-sisma del 1980. Si è conclusa a lieto fine la triste storia dell’oro donato a Sant’Antonio per grazia ricevuta e poi scomparso.

La vicenda aveva preso il via con la lettera delle consegne del 9 ottobre 2014 indirizzata alla Curia Arcivescovile di Salerno, a firma di don Angelomaria Adesso, nuovo amministratore parrocchiale di Salvitelle, don Alessandro Brignone, amministratore uscente, padre Ivan Miranda, vice parroco uscente e don Virginio Cuozzo, vicario foraneo nella quale si menzionava la scomparsa degli ex voto in oro.

«Con rammarico - scrissero nella lettera - non si riesce a trovare l’oro cosiddetto di Sant’Antonio come da inventario tra don Addesso e don Brignone del 2011. Non è presente un’assicurazione per la parrocchia, né un conto corrente bancario e/o postale». Un mistero, insomma, come lo è il ritrovamento dei monili spariti. Sembrerebbe, infatti, che l’oro sia “ricomparso” il 17 dicembre scorso dinanzi ad una chiesa di Caggiano, ma nessuno vuol confermare. Unica certezza: gli ex voto sono ricomparsi dal nulla.

«Il ritrovamento dell’oro è una grande gioia per i salvitellesi – aggiunge don Domenico Di Stasio - i quali negli anni hanno offerto preziosi oggetti per onorare Sant’Antonio». Don Mimì, anziano sacerdote originario di Salvitelle, impegnato nella fase di ristrutturazione e riapertura al culto delle chiese ma anche in gemellaggi con altre comunità ed in tante iniziative locali di crescita religiosa, era molto dispiaciuto per la scomparsa degli ex voto e non ha esitato a mostrare tutta la sua commozione per il ritrovamento. «La notizia non può fare altro che piacere – ha commentato il sindaco Raffaele Manzella – considerando che i devoti avevano donato oggetti dal valore non solo economico ma anche affettivo». Salvitelle in festa, dunque, ma resta il mistero sulla scomparsa e sul ritrovamento degli ex voto.

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