NOCERA INFERIORE

Ritrovato il neonato rapitoEra in casa di un'infermiera

La donna si è introdotta nell'ospedale Umberto primo e ha preso con sè un piccolo di nome Luca nato da appena quattro ore. Il bimbo è il figlio di un maresciallo dell'esercito

Gli agenti della squadra mobile di Salerno e del servizio operativo centrale della polizia hanno ritovato il piccolo Luca Cioffi, rapito nel pomeriggio. La polizia ha anche arrestato una donna. ''Me lo stanno riportando qui in ospedale''. Lo ha detto Fabio Cioffi, il padre del bambino rapito stamattina a Nocera Inferiore. L'uomo ha fatto una lunga corsa, appena appresa la notizia, da dove è ricoverata la moglie fino all'uscita dell'ospedale per poi tornare indietro inseguendo un'auto delle forze dell'ordine, pensando che a bordo vi fosse il bambino. Poi è tornato nuovamente in ospedale, dove all'ingresso del pronto soccorso una folla di amici, parenti, agenti e sanitari era in attesa. ''Grazie a tutti, grazie a tutti''. Esultanza per Fabio Cioffi, il papà di Luca, mentre fuori dall'ospedale di Nocera Inferiore la folla applaudiva alla notizia del ritrovamento del bambino.

Il ritrovamento del piccolo Luca, secondo quanto si apprende, è stato possibile grazie a una testimonianza che ha consentito di risalire all'infermiera. Una volta che gli investigatori hanno mostrato la foto alla madre del piccolo Luca, questa ha riconosciuto la donna come l'infermiera che nel pomeriggio aveva rapito il figlio. Il neonato è stato riportato con un'ambulanza nello stesso ospedale. Ad accoglierlo una folla festosa, che ha fatto un grandissimo applauso anche alle forze dell'ordine.

Luca è nato alle 11, dopo circa tre ore di vita è stato rapito. Un parto normale che aveva fatto la felicità dei neo genitori. Il padre al momento del sequestro si trovava a casa per accudire il primo figlio della coppia, un bimbo di due anni.

Ad identificare la donna non potevano essere, come si era sperato in un primo momento, le telecamere dell'ospedale Umberto I: sono infatti fuori uso da diverso tempo come ha confidato il direttore amministrativo, Maurizio D'Ambrosio. Ma qualche indicazione utile potrebbe essere fornita dalle immagine registrate dalle telecamere collocate lungo le strade nelle vicinanze dell'ospedale. Gli investigatori hanno esaminato i filmati registrati nell'orario del sequestro nel tentativo di identificare l'auto a bordo della quale la donna, insieme con una complice, si è allontanata portando con sè il neonato. Sono stati sentiti medici, infermieri e pazienti ma non sarebbero emersi elementi rilevanti. Sono stati ascoltati familiari dei due coniugi che avrebbero escluso che il rapimento possa essere stato compiuto da chi conosceva la famiglia. In serata si è tenuto un summit investigativo nella sede del commissariato. Gli investigatori hanno anche ascoltato le tre guardie giurate dell'ospedale che, appena ricevuto l'allarme, hanno chiuso i varchi della struttura sanitaria e hanno partecipato alle prime ricerche.