Ritorna l’incanto di ciaramelle e zampogne

NOVI VELIA. Ritorna il festival “Antichi Suoni”, la tradizionale kermesse – giunta alla quindicesima edizione – che raccoglie nel antico borgo medievale suonatori di ciaramelle, zampogne, chitarre battenti, organetti e flauti dell’area della Basilicata, della Calabria, della Campania e della Puglia.

Da domani sera e sino a domenica 2 settembre il borgo cilentano rievoca la sua storia, le sue immagini, la sua musica ma anche le sue peculiarità gastronomiche con gli stand che quest’anno utilizzeranno materiale biodegradabile fornito da Legambiente Salerno. Un viaggio nella storia, rievocando la salita dei pellegrini sul Monte Gelbison, e nella musica che quest’anno si impreziosisce di un ulteriore elemento. Gli organizzatori hanno attivato una collaborazione internazionale con il “Progetto Paese” della Regione Campania, inserendo il festival nella rete mediterranea dell’oralità culturale e popolare. Tanti gli eventi programmati con in sottofondo la musica popolare. Si inizia domani: dalle 11 alle 13 il Festival apre con il laboratorio di chitarra battente con il maestro Tommaso Sollazzo, mentre dalle 17 il laboratorio di tarantella calabrese diretto da Teresa Tallarico. Alle 20 poi la sfilata del corteo storico con la “Centa” della Madonna del Sacro Monte di Novi Velia per le strade del borgo e all’arrivo in piazza Longobardi è previsto il tradizionale inno alla Madonna alla presenza del sindaco Maria Ricchiuti. Poi dalle 21 alle 24 esibizione di artisti spontanei con canti del cilento, del gruppo “La Cilentana” e concerto degli “Zimbaria”.

Si replicherà sabato con due laboratori, quello del tamburo e quello della tarantella cilentana, e spettacoli alla sera. Il primo alle 22.30 con l’esibizione dei “Kiepo” con zampogne e ciaramelle del cilento. Bis alle 24 con Mario Incudine. E grande chiusura alle 2.30 con Serena della Monica “Le ninfe della tammorra”.

Domenica la chiusura con l’esibizione dei cilento Tarant, e con il concerto dei Taranta Project Mimmo Cavallaro e Cosimo Papandrea.

Vincenzo Lamberti

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