disagi in stazione

Ritardi spropositati L’ira dei pendolari

55, 40, 25. No, non sono numeri da giocare al lotto – anche se varrebbe la pena provare, a questo punto – bensì i minuti di ritardo maturati ieri mattina dai tre treni regionali che vengono...

55, 40, 25. No, non sono numeri da giocare al lotto – anche se varrebbe la pena provare, a questo punto – bensì i minuti di ritardo maturati ieri mattina dai tre treni regionali che vengono solitamente usati da quanti, ogni giorno, devono recarsi a Napoli per lavoro partendo da Salerno o dai comuni a sud del capoluogo di provincia. Fonti non ufficiali – perchè gli altoparlanti presenti in stazione non hanno dato alcuna informazione in merito – il disguido era stato causato da alcuni problemi sorti tra Omignano e Agropoli. Il giorno precedente – lunedì, tanto per cominciare la settimana in bellezza – gli stessi pendolari, una volta usciti dai rispettivi uffici, arrivati alla stazione di piazza Garibaldi, a Napoli, sono stati accolti dalla “bella” notizia che il treno che abitualmente viene usato per far ritorno a Salerno, ossia il regionale 34521 delle 18.24 per Battipaglia, era stato cancellato. Per cause ignote. I più “social” tra i viaggiatori sono stati avvisati in tempo grazie a un avviso pubblicato sulla pagina Facebook del gruppo “pendolari Salerno-Napoli” intorno alle 17.45 e sono così riusciti a prendere il bus sostitutivo attivato alle 18.05. Il resto, la stragrande maggioranza degli utenti, ha dovuto attendere il treno successivo.

Insomma, un inizio settimana col botto per le centinaia di salernitani che affollano i convogli per Napoli nelle ore di punta e che dopo gli ultimi disagi si dicono sempre più “abbandonati” da Trenitalia: «Il problema resta sempre è comunque la mancanza totale di informazioni - afferma uno dei tanti viaggiatori abituali – Molti pendolari ormai hanno imparato ad utilizzare le varie “app” per gli smartphone per seguire in tempo reale gli spostamenti del proprio treno, non essendo i tabelloni luminosi e gli annunci di alcuna utilità». Inevitabili le battute su Mauro Moretti, ad di Feerovie dello Stato: «Dovremmo dirglielo», afferma un utente sul gruppo Fb; «Moretti non sa nemmeno che esistiamo, al di sotto della Freccia rossa lui non guarda», risponde secco un altro.

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