Ritardi cittadella scolastica Sarno, continua il mistero

Per il sindaco Mancusi solo una piccola parte dei fondi è stata destinata ad altro Secondo il consigliere Annunziata la Provincia ha sospeso l’intero finanziamento

SARNO. Continua il mistero della cittadella scolastica. Il consigliere Giuseppe Agovino aveva denunciato, qualche giorno fa, che i fondi destinati alla cittadella scolastica di Sarno erano stati dirottati su altri progetti e aveva tirato in ballo il primo cittadino Mancusi, il consigliere Franco Annunziata e Sebastiano Odierna.

Le risposte sulla questione da parte dei diretti interessati, risultano però contrapposte. Il consigliere Annunziata risponde ad Agovino dicendo che «le sue dichiarazioni sono tipiche di una campagna elettorale. È grazie a questa amministrazione provinciale e ad un mio grande lavoro che il progetto della cittadella è andato avanti e che i lavori sono stati aggiudicati con determina del 6 settembre del 2013. Parliamo di un lavoro di circa 9 milioni di euro e non è vero che i fondi sono stati dirottati altrove. Si tratta, semplicemente, di una sospensione precauzionale dovuta alla rigidità del patto di stabilità per cui la Provincia ha deciso di bloccare le nuove opere in attesa di avere la possibilità di pagare tutte le ditte con maggiore celerità».

Per Annunziata sarebbe quindi uno stop momentaneo, quello da parte della Provincia, che servirebbe a rispettare i diktat del patto di stabilità e a corrispondere alle imprese i fondi dovuti senza ritardi.

Diversa è la posizione del sindaco Mancusi che, in qualità di assessore al bilancio, ha affermato: «Intendo smentire categoricamente quanto affermato dal consigliere Giuseppe Agovino perché privo di fondamento. Sono disponibile anche alla verifica degli atti affinché possano essere i cittadini a stabilire chi dice la verità. Il funzionario della provincia, ingegner Criscuolo, ha confermato che le somme per appaltare i lavori della Cittadella scolastica a via Ticino sono ancora disponibili. L’unico cambiamento consiste nel fatto che, con una delibera di ben due anni fa, una piccola porzione del ribasso d’asta è stata “dirottata” per la prosecuzione di altri due progetti in altri territori della provincia».

Il sindaco continua: «Precisiamo, però, che tali somme provenienti dal ribasso d’asta, non erano e non sono necessarie per i lavori da effettuare a Sarno che, quindi, si faranno come da progetto appaltato. Nel rispetto di quanto affermato, il consigliere Agovino ha perso un’occasione per stare zitto».

La situazione per Mancusi ed Annunziata è molto chiara, il problema è che non lo è per i cittadini, i quali ricevono risposte contrapposte su un problema comune.

Maria Manzo

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