l’udienza

Rissa e fuoco per una donna Processo al “pentito”

Prima le botte a via Roma e l’incendio di un’auto, poi la rissa in un locale nella zona dello stadio Arechi. Tutto per una donna. A scatenare la violenza, secondo la denuncia della giovane e le...

Prima le botte a via Roma e l’incendio di un’auto, poi la rissa in un locale nella zona dello stadio Arechi. Tutto per una donna. A scatenare la violenza, secondo la denuncia della giovane e le ricostruzioni degli investigatori che ieri hanno deposto al processo, sarebbe stato Ciro De Simone, ora collaboratore di giustizia e all’epoca cognato di Raffaele Delle Chiaie. Con lui sono imputati anche Luigi Orilia, Antonio Di Muro, Giuseppe De Simone, e i fratelli Diego e Annarita Minella. È stata quest’ultima a sporgere querela, dichiarando di aver avuto con Ciro De Simone una relazione che al momento della rissa, nel marzo del 2011, si era da poco interrotta. Secondo la sua denuncia si sarebbero incontrati per caso nel locale della zona orientale: lei era con alcuni amici quando lui e sua moglie, insieme ad altri, li avrebbero provocati. Nacque una rissa, interrotta dalle forze dell’ordine che identificarono i partecipanti. Annarita Minella fu accompagnata in ospedale e denunciò che anche due mesi prima De Simone l’avrebbe malmenata, facendo poi appiccare il fuoco all’auto del fratello. Una ricostruzione che i legali degli imputati (nel collegio Emiliano Torre) cercheranno di smontare nel corso delle prossime udienze. (c.d.m.)

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