Rissa davanti chiesa: allarme accattonaggio

Domenica di tensione ad Agropoli per la violenta lite tra questuanti. La città invasa dai mendicanti

AGROPOLI. Ha sollevato un vespaio di polemiche la rissa tra mendicanti scoppiata nel giorni di Pasqua davanti alla chiesa di Santa Maria delle Grazie. Poco prima delle 8, dinanzi al sagrato della chiesa è iniziata la lite, pare, tra un ragazzo dell’Est ed un giovane di colore. Probabile che il motivo della contesa fosse il posto dinanzi alla chiesa per chiedere l’elemosina.

Tra i due contendenti sono volate prima parole grosse quindi uno dei due ha preso una catena e l’ha scagliata contro il rivale, prendendo in pieno però una delle vetrate artistiche che si trovano all’ingresso del luogo sacro, mandandola in frantumi. A quel punto è intervenuto il parroco e alcuni operai della Yele, che hanno dapprima sedato la lite e poi dato una mano a raccogliere i vetri e ripulire. Per questo motivo la messa è iniziata con alcuni minuti di ritardo.

L’episodio di domenica ripropone il problema dell’accattonaggio ad Agropoli: ad oggi non ci sono supermercati o chiese che non siano presidiati, fin dal mattino, da mendicanti, di colore e non, che chiedono l’elemosina.

L’arrivo degli accattoni avviene al mattino presto: intorno alle 7 questi ragazzi, per lo più giovani e di colore, iniziano ad incamminarsi dalle periferie di Agropoli e, dopo un primo passaggio nei pressi dei contenitori che raccolgono indumenti, specie quelli collocati nei pressi della chiesa Sacro Cuore, sempre a piedi raggiungono i diversi supermercati sparsi sul territorio.

Di solito davanti ad ogni supermercato, in particolare quelli siti in via Taverne, via Croce, località Marrota, via San Felice, nei pressi dell’ex campo Landolfi, località Cannetiello, si trovano quotidianamente le stesse persone che chiedono l’elemosina in cambio di un aiuto per caricare la spesa in auto oppure a prendere il carrello alla vecchietta di turno. Il ritorno presso il loro domicilio coincide con la chiusura degli esercizi commerciali. E a fine giornata quando si trovano a farsi cambiare i soldi dagli esercenti stessi, la loro giornata di “lavoro” il più delle volte risulta più proficua di quella di un lavoratore dipendente. Una situazione che molto spesso diventa molesta e quindi fastidiosa. Per questo la gente chiede maggiori controlli al fine di arginare tale pratica.(a.p.)

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