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Rissa dall’avvocato In appello assoluzione per tutti

SANT’EGIDIO DEL MONTE ALBINO. Tutti assolti in appello perché “il fatto non sussiste”, gli imputati della rissa di Sant’Egidio dove un avvocato, il penalista Michele Avino, venne aggredito da un suo...

SANT’EGIDIO DEL MONTE ALBINO. Tutti assolti in appello perché “il fatto non sussiste”, gli imputati della rissa di Sant’Egidio dove un avvocato, il penalista Michele Avino, venne aggredito da un suo cliente insieme ad un amico e al fratello. Per lacune nel riscontro delle lesioni delle presunte vittime, per omissioni e mancata identificaziona di un quarto coinvolto, la Corte d’Appello di Salerno ha annullato le condanne per il trentottenne Antonio Apicella, di Angri, accusato di tentato omicidio del fratello del legale, condannato a sei anni di reclusione in primo grado, Raffaele Apicella, venticinquenne di Eboli, inizialmente condannato a tre anni e due mesi, e infine il ventottenne Pasquale Bellosguardo, di Bellizzi, condannato a quattro anni di reclusione.

Gli imputati, tutti assistiti dall’avvocato Pieluigi Spadafora, sono stati scagionati dal violento alterco che era all’origine del processo, accaduto nel 2009 nello studio del legale. I carabinieri in quella circostanza arrestarono sette persone, compreso l’avvocato trentottenne Michele Avino, subito scarcerato, costituito parte civile in appello.

Secondo l’accusa, il gruppo si era recato presso lo studio dell’avvocato per alcune pratiche legali da definire. All’improvviso, per screzi legati proprio alle questioni da affrontare, dalle parole si era degenerato e sarebbero stati proprio gli Apicella a dare il “la” alla contesa armati di un coltello.(a. t. g.)

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