Risparmio di 700mila euro sui mutui 

L’amministrazione di Agropoli ha ricontrattato le condizioni per finanziare opere pubbliche come il Cineteatro e la Fornace 

AGROPOLI . Il Comune di Agropoli ha approvato la rinegoziazione di alcuni mutui contratti con la Cassa depositi e prestiti. È stato approvato un piano di ammortamento che prevede un risparmio per l’Ente pari a circa 12mila euro a semestre per 29 anni. Si tratta di un risparmio totale pari a circa 700mila euro sull’intero importo dei mutui trentennali che sono stati posti in essere al fine di costruire, ristrutturare e restaurare una serie di opere pubbliche, come il Cineteatro, la Fornace di Campamento o di acquisire al patrimonio pubblico il castello o l’area di Trentova-Tresino.
Con il nuovo piano di ammortamento la precedente rata semestrale di 891.549,08 euro si riduce a 879.135,59 euro, fermo restando eventuali aggiustamenti secondo le condizioni della rinegoziazione vigenti. L’ammontare complessivo dell’investimento, che il comune deve pagare è pari a 25 milioni di euro circa, da restituire entro il 31 dicembre 2045, di questi circa 18 milioni rappresentano la quota di interessi. Solo in un caso la scadenza viene anticipata al 2038. I tassi praticati, nel periodo pre-rinegoziazione, oscillano tra 2,8 per cento (2,66 per cento per la scadenza al 2038) fino al 6,066 per cento. Nella rinegoziazione si parte dal 2,825 per cento al 6,022.
L’operazione viene resa possibile a seguito di una circolare diramata dalla Cassa Depositi e Prestiti. Nella stessa vengono fissati i criteri per far sì che i prestiti originari possano essere rinegoziati. Queste le caratteristiche richieste per poter rinegoziare: prestiti ordinari a tasso fisso, variabile e flessibile intestati a comuni; con oneri interamente a carico del comune beneficiario; in ammortamento al 1 gennaio 2017 con importo del debito residuo pari o superiore a 10mila euro e scadenza di ammortamento successiva al 31 dicembre 2021; oggetto di precedenti operazioni di rinegoziazione, esclusi alcuni casi specifici nei quali non rientravano i mutui contratti dal comune.
Le ulteriori caratteristiche del mutuo sono: la durata post rinegoziazione pari a quella precedente, maggiorata di due anni, ferma restando la scadenza massima al 31 dicembre 2045. In alternativa l'Ente potrà scegliere ulteriori scadenze in corrispondenza del 31 dicembre degli anni 2026, 2031, 2036, 2041. E ancora: tasso di interesse fisso o variabile; pagamento della rata in scadenza al 30 giugno 2017, comprensiva della quota capitale e quota interessi, prevista dal piano di ammortamento attualmente vigente e corresponsione al 31 dicembre 2017 o 31 gennaio 2018 della sola quota interessi relativa al secondo semestre 2017, alle condizioni previste dal prestito rinegoziato.
Andrea Passaro
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