Risonanza magnetica fuori uso per 5 giorni

È accaduto al Ruggi. Pazienti costretti a rinviare l’accertamento diagnostico, rifatto il calendario delle prenotazioni

Guasto il macchinario per eseguire la risonanza magnetica del “Ruggi”, appuntamenti saltati per qualche giorno. Il guasto si è verificato venerdì scorso e il macchinario per effettuare gli esami diagnostici è stato riparato martedì sera. Chi si è visto rinviare gli appuntamenti presi nei giorni in cui l’apparecchiatura non era funzionante è stato costretto ad attendere la chiamata telefonica per prendere un nuovo appuntamento. Ieri l’addetta alle prenotazioni ha contattato i diretti interessati ed è stato riscritto il calendario delle prenotazioni.

Non è la prima volta che il macchinario si guasta. In passato, se in ospedale non era possibile procedere con gli esami per troppi giorni, l’Azienda ospedaliera ha inviato i pazienti presso una struttura convenzionata con il Sistema sanitario regionale per porre rimedio allo spiacevole inconveniente. L’attrezzatura in questo periodo di ferie è rimasta inutilizzabile solo per qualche giorno, ma resta il disagio provocato all’utenza che non ha avuto la possibilità di eseguire accertamenti, penalizzando sia chi doveva essere sottoposto a indagini con urgenza – visto che la tecnica diagnostica è utilizzata anche in oncologia e in ogni caso quel macchinario è a disposizione di diversi reparti dell’ospedale - sia chi non si era allontanato da Salerno proprio per recarsi in ospedale.

Al nostro quotidiano è giunta la segnalazione di un cittadino che ha espresso le sue doglianze a causa del guasto e di conseguenza degli appuntamenti saltati. E non a caso ha definito la situazione verificatasi al “Ruggi” «spiacevole e incresciosa». «Sebbene i segnali giunti anche nei giorni scorsi dalla direzione generale, cioè la presenza del direttore generale Nicola Cantone tra i reparti il giorno di Ferragosto, sembrino incoraggianti, i fatti - ha aggiunto – inveceparlano di disfunzioni assurde e oltre ogni ragionevole decenza». 

E, infatti, ha precisato che «almeno dal 12 agosto l’apparecchiatura per effettuare le risonanze magnetiche risultava guasta e 5 giorni dopo risultava ancora fuori servizio con una penalizzazione per i degenti, direi, scandalosa».

E di fatto il macchinario è ritornato in funzione da ieri mattina. Le preoccupazioni sono anche dovute all’attesa media per attendere i risultati di una risonanza, che per chi è ricoverato, secondo il cittadino che ha denunciato il guasto, «è di almeno 8-9 giorni».

L’Azienda ha siglato un contratto con garanzia di assistenza per manutenzione e riparazione 24 ore su 24, ma il particolare periodo di Ferragosto potrebbe aver creato qualche problema. Il macchinario, inoltre, è di estrema precisione e pertanto al minimo cattivo funzionamento viene bloccato in quanto le indagini diagnostiche devono garantire la massima attendibilità. La risposta che chiarisce cosa è accaduto l’ha fornita il direttore amministrativo Oreste Florenzano. «L’apparecchiatura è stata tarata già martedì sera, il tecnico incaricato della riparazione non ha lasciato rapporto dell’intervento effettuato e solo stamattina (ieri mattina per chi legge, ndr) gli operatori hanno ripreso a lavorare». Il dirigente ha poi precisato che i macchinari di cui è dotato il “Ruggi” in realtà sono due e di tue tipologie differenti. C’è una risonanza magnetica e una risonanza a tre tesla, ma è in dotazione alla Facoltà di Medicina e, dunque, più che per accertamenti diagnostici viene utilizzata per effettuare esperimenti di ricerca, oltre al fatto che le due apparecchiature hanno funzionalità leggermente diverse.

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