Riscossione dell’Ici Novecento cartelle inviate ad Agropoli

Oltre 400mila euro chiesti ai cittadini morosi da Equitalia dopo l’approvazione dei servizi finanziari del Comune

AGROPOLI. Sono circa 900 le cartelle esattoriali per la riscossione coattiva dell’Ici relativa all’anno 2007, inviate da Equitalia Spa ai cittadini risultati morosi nei confronti del comune di Agropoli. Il responsabile dell’area dei servizi economico-finanziari del comune cilentano, Biagio Motta, ha approvato e reso esecutivi per la riscossione coattiva 3.653 partite per un carico totale di 459.747 euro. Le cartelle riguardano 32 ruoli ordinari riguardanti l’imposta comunale sugli immobili e ognuna include almeno quattro articoli. In particolare: le sanzioni pecuniarie, l’imposta comunale sugli immobili, gli interessi e il recupero delle spese di notifica.

Nel provvedimento viene specificato che «l’Ente si avvale di Equitalia Spa “ovvero degli agenti della riscossione” per la riscossione coattiva delle entrate locali». Viene specificato che «l’ufficio tributi ha provveduto (per mezzo della società Advanced Systems) all’elaborazione della minuta del ruolo coattivo Ici relativa agli avvisi di liquidazione non pagati e regolarmente notificati anno 2007» e «che la suddetta minuta, per l’informatizzazione, è stata inviata telematicamente ad Equitalia Servizi Spa». La stessa provvederà ad inviarli ai vari uffici competenti affinché provvedano al recupero delle somme dovute.

La riscossione coattiva prevede che il trasgressore corrisponda «l’aggio ordinariamente previsto maggiorato del 25 per cento». «Continua il lavoro di recupero dell’evasione da parte del comune di Agropoli – spiega l’assessore al bilancio Adamo Coppola – le notifiche sono state inviate anche al fine di evitare di far scadere il termine dei cinque anni più tre, valido in casi come questi nei quali si era già provveduto ad inviare un precedente avviso».

Gli avvisi di accertamento d'ufficio o in rettifica infatti, a pena di decadenza, per legge, devono essere notificati entro il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui la dichiarazione o il versamento sono stati o avrebbero dovuto essere effettuati. Entro gli stessi termini devono essere contestate o irrogate le sanzioni amministrative. Qualora nel frattempo sia stato mandato un ulteriore avviso, gli anni a disposizione per la riscossione da 5 passano ad 8. Da qui l’attivazione delle procedure per il recupero dei fondi da parte del Comune prima della scadenza dei termini per non farli cadere in prescrizione. Relativamente ai tributi di propria competenza, l’ente cilentano, tramite la società di riscossione ha proceduto quindi alla notifica a mezzo posta con raccomandata con avviso di ricevimento.

Andrea Passaro

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