Rischio pediatra per 700 bambini 

Trasferito uno dei tre di Campagna, i sei di Eboli non possono accoglierne i piccoli pazienti

L’emergenza scatterà a partire da settembre: circa settecento bambini non avranno un pediatra. Accadrà a Campagna, ma avrà ripercussioni anche ad Eboli. Tutto nasce dalla richiesta di uno dei tre pediatri che operano a Campagna, di un trasferimento vicino casa, richiesta inoltrata da circa cinque anni e adesso finalmente accolta. Manca però il sostituto, e siccome né i due pediatri che rimarranno a Campagna, né i sei che già lavorano ad Eboli, possono più accettare pazienti, ecco che circa settecento bambini rischiano di rimanere senza assistenza.
Alcuni genitori hanno iniziato a farsi sentire: «A Campagna a fine settembre una pediatra smetterà di esercitare la professione sul territorio perché è stata trasferita a Pontecagnano, come da lei richiesto per un avvicinamento a casa. Il problema sta nel fatto che i due pediatri a Campagna, uno dei quali andrà in pensione fra poco meno di due anni, e i sei di Eboli, sono stracolmi e non possono accettare più pazienti, e quindi dal primo ottobre i 600/700 piccoli pazienti della dottoressa saranno senza pediatra».
Di qui la richiesta alle istituzioni preposte di fare qualcosa e all’Asl di attivarsi per inviare un sostituto. Il signor Liberato Ruggia sottolinea: «È un problema gravissimo, sollecitiamo le istituzioni a prendere provvedimenti e a far nominare sul territorio un altro pediatra che possa sostituire la dottoressa spostata a Pontecagnano; se è necessario siamo pronti a mobilitarci per la salute dei nostri figli, non aspettiamo che sia troppo tardi. Abbiamo parlato del problema sia con il sindaco di Campagna, Roberto Monaco, sia con il consigliere Giacomo Magliano, inoltre si è interessato delle nostre richieste anche l’assessore alla sanità, Adele Amoruso, che è anche avvocato. Se necessario pensiamo anche di redigere una petizione insieme al Comune da presentare agli organi preposti e all’Asl».
Il tempo stringe, la fine di settembre si avvicina e circa settecento bambini avranno problemi per le visite di controllo e per la prescrizione e medicinali: «Ci appelliamo al buon senso delle istituzioni e dell’Asl, cerchiamo di evitare disagi a questi bambini, sono nostri figli, tutti coloro che sono genitori sanno di cosa parliamo e di quanto sia importante un pediatra», concludono i genitori.
Antonio Elia
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