le vertenze

Rischio licenziamenti alla Fos Scatta il presidio degli operai

La Fos scende in piazza e chiama a raccolta istituzioni e sindacati per evitare il licenziamento di 60 dipendenti. Ieri mattina, alcuni operai dello stabilimento battipagliese, di proprietà del...

La Fos scende in piazza e chiama a raccolta istituzioni e sindacati per evitare il licenziamento di 60 dipendenti. Ieri mattina, alcuni operai dello stabilimento battipagliese, di proprietà del gruppo Prysmian, che produce fibre ottiche hanno organizzato un presidio fisso dinanzi alla fabbrica, in via Spineta. La protesta andrà avanti anche questa mattina, mentre per lunedì è già stata fissata un’assemblea generale in azienda a cui dovrebbero partecipare attivamente pure alcuni dirigenti della Fos. La questione ruota sempre intorno al modulo 1 della produzione di fibra ottica della Fos, che dovrebbe essere chiuso perché utilizza un vecchio sistema di produzione che richiede una spesa maggiore – circa il 40% in più – rispetto alle avanzate tecnologie utilizzate nei moduli 2 e 3 dello stabilimento. La chiusura di tale modulo porterebbe al licenziamento di 60 dipendenti su un totale di 369 lavoratori della fabbrica. Di questi 60 esuberi, 25 o 30 unità sarebbero ricollocate presso uno stabilimento di Arco Felice, a Pozzuoli; tre o quattro lavoratori rientrerebbero nel nuovo progetto di trigenerazione all’interno della medesima azienda battipagliese, altri verrebbero messi in mobilità o accompagnati verso il pensionamento. Accordi che non stanno bene ai sindacati, che ieri hanno iniziato a far sentire la loro voce. «Stiamo allertando il territorio – dicono le organizzazioni sindacali – le condizioni dettate dall’azienda sono inaccettabili, anche perché si è entrati in ragionamenti che prevedono spostamenti, trasferimenti, pure cambi di residenza». I tempi stringono perché si parla dei primi tagli già all’inizio di luglio. Intanto, c’è in ballo un investimento di circa 20 milioni che sarà fatto sullo stabilimento di Battipaglia nel campo della trigenerazione.