L'ORDINANZA

Rischio crolli, chiusa la strada del Battistero a Nocera Superiore

Provvedimento drastico dell’amministrazione Cuofano dopo i sondaggi dei tecnici

Da giorni ormai l’area nei pressi del Battistero paleocristiano è transennata per metà, impedendo alle auto di attraversare la carreggiata per intero e costringendo ad usufruire della piazzola di parcheggio adiacente. Una condizione dovuta a problemi strutturali di alcuni edifici storici che si trovano nei pressi dello stesso Battistero. Di notte, molte le auto che in ogni caso fanno lo slalom tra le transenne, mentre di giorno il traffico si dirotta naturalmente all’interno del tratto stradale adibito alle strisce blu. Una condizione anomala che proprio bene non fa all’immagine dell’importante edificio archeologico. «Si è notato un cedimento strutturale egli edifici vicini – ha spiegato il sindaco Giovanni Maria Cuofano – e abbiamo fatto un sopralluogo col comando di polizia municipale. L’ufficio ha ritenuto di transennare l’area, così procederemo ad avviare l’iter per la richiesta in danno dei privati». Dunque, così come per via Iroma – dove strutture fatiscenti non erano state messe in sicurezza dai proprietari – verrà formulata un’ordinanza specifica. »Un ragionamento più complesso e allargato al territorio – dice – In questi lavori di riqualificazione che abbiamo avviato da tempo, come per Pareti, Pucciano, Taverne, l’ottica del nostro intervento pubblico che si individua nella sistemazione delle pavimentazioni e nella nuova rete elettrica, vuole essere anche un incentivo per privati a rimettere a posto le loro proprietà». Per l’occasione è stato avviato un progetto di partenariato tra il Comune di Nocera Superiore e un paese tedesco, Kemnitz, per tentare di avere somme che consentirebbero di mettere a disposizione fondi comuni per sistemare i fabbricati privati. «Si sta valutando il partenariato e abbiamo iniziato anche un ragionamento con i comuni limitrofi per avviare un patto territoriale integrato – chiarisce il primo cittadino – Queste attività e sforzi che l’amministrazione si ingegna sono volti a sopperire alla mancanza di fondi statali e regionali che consentano ai privati di riqualificare la loro edilizia. In molti casi il Comune, più che mettere in sicurezza, non può intervenire».

Davide Speranza