Rischiano la vita e li smantellano

Alcuni sommozzatori provengono da sedi che il Governo ha deciso di chiudere

CENTOLA. Palinuro ha dei nuovi eroi. Sono i sommozzatori dei vigili del fuoco che stanno lavorando da quattro giorni nella grotta della Scaletta in condizioni difficilissime. «Al limite del possibile» spiegano alcuni di loro sulla banchina del porto di Palinuro mentre scendono dai gommoni della Guardia Costiera. Sono arrivati da ogni parte d’Italia. Molti sono già stati a Palinuro nel 2012 per il recupero dei quattro sub morti all’interno della grotta dell’Occhio, altri invece hanno preso parte alle operazioni di soccorso all’interno della Concordia. Sono giovani e coraggiosi, ma anche esperti e molto prudenti. Per questo, prima di calarsi nel cunicolo di Punta Iacco, hanno “sagolato” il percorso per arrivare alla trappola che non ha lasciato tornare i sub in superficie. In pratica hanno creato un tracciato con puntelli e corde, una “strada di Pollicino” o, come più propriamente si dice in subacquea, un filo di Arianna per poter tornare indietro senza rischi in qualsiasi momento. Nella Scaletta si sono calati due per volta, con a seguito attrezzature di ultima generazione. Ma in una grotta così stretta e così buia non è comunque facile lavorare. «Il problema più serio della Grotta della Scaletta – ha ribadito Giovanni Nanni, direttore regionale dei Vigili del Fuoco –rimane quello della presenza di limo che genera sospensione e che rende la visibilità pari a zero. Per questo è necessario aspettare sempre qualche ora tra un’immersione e l’altra».

Sul porto di Palinuro i vigili hanno allestito un vero e proprio campo, operativo 24 ore al giorno. Sempre pronti ad intervenire, anche con l’ausilio di un elicottero che staziona sull’area portuale. Intanto migliorano le condizioni di salute del giovane speleo sub dei vigili del fuoco colpito da un’embolia, domenica pomeriggio, dopo aver recuperato dalla “Scaletta” il corpo di Mauro Tancredi. Nella risalita, il sommozzatore, originario di Roma, aveva avvertito una parestesia agli arti inferiori, nausea e senso di vertigine. Portato a riva, era stato trasferito con un elicottero al pronto soccorso dellospedale “Ruggi” di Salerno in codice rosso. Aveva una «malattia da decompressione di grado severo», hanno spiegato i sanitari. Effettuate le indagini radiografiche necessarie ad escludere uno pneumotorace, il vigile del fuoco è stato sottoposto a camera iperbarica e, ieri sera, è stato dimesso con il divieto di immersione per almeno 15 giorni.

«Si tratta di una persona speciale – ha tenuto a precisare il sindaco di Centola-Palinuro Carmelo Stanziola – che ha dato il massimo, come tanti altri suoi colleghi, per porre fine a questa drammatica vicenda». Ma dopo la tragedia di Palinuro c’è chi chiede “maggiore attenzione” per gli specialisti del corpo nazionale dei Vigili del fuoco ed in particolare per il nucleo sommozzatori. Antonio Brizzi, segretario generale del sindacato Conapo dei Vigili del Fuoco ha scritto direttamente al ministero dell’Interno. «Alcuni degli speleo sub impegnati nelle ricerche a Palinuro – dice in una nota – sono giunti dai nuclei sommozzatori di Brindisi e Viterbo, sedi che insieme ad altre cinque, il ministro Alfano ha deciso di chiudere con un decreto firmato circa un anno fa per ossequiare la spending review. E paradossalmente anche quello di Salerno che ricomprende Palinuro – aggiunge – risulta essere in chiusura nonostante nel suo territorio negli ultimi anni sono avvenuti casi simili a questo. Un gravissimo errore politico e una vera e propria perdita di sicurezza per tutti i cittadini». Brizzi si dice inoltre «rincuorato» per le buone notizie sulle condizioni di salute del collega sommozzatore colto ieri da malore durante le operazioni di recupero dei corpi. E definisce «provvidenziale il tempestivo soccorso da parte dei colleghi». «Da tempo - ricorda Brizzi - abbiamo chiesto ad Alfano un segnale di attenzione verso tutti i nostri specialisti, ma tace. L’ennesimo schiaffo del governo ai vigili del fuoco». (v.r.)

ha collaborato

Marcella Cavaliere

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