Risarcimenti, è polemica continua 

L’amministrazione: «Ancora speculazioni». Forza Italia: «Smentiti dai fatti»

Le polemiche sui risarcimenti alle famiglie delle vittime della frana non accennano a placarsi. Sulla questione sono tornati sia l’amministrazione comunale sia Forza Italia.
«Il sindaco e l’amministrazione ribadiscono la loro vicinanza ai parenti delle vittime della frana. Forza Italia continua invece a speculare su un tema tanto delicato, dimenticando che, quando era maggioranza, l’unica soluzione che trovò fu quella di scrivere al prefetto annunciando il dissesto e che nella nostra maggioranza ci sono persone che sono state colpite personalmente dagli eventi e che portano i segni della tragedia del 5 maggio 1998 sulla loro pelle. Abbiamo subito pagato le provvisionali, dopo tre anni di attesa, per quasi quattro milioni di euro, recuperandone due dai fondi del governo. L’amministrazione ha agevolato, grazie alla presenza dell’assessora Eutilia Viscardi, le transazioni richieste alla commissione prefettizia da una trentina di parenti delle vittime, per cui saranno pagati nei prossimi giorni anche coloro che non avevano fatto causa. I giudizi civili successivi dovevano essere solo di quantificazione per cui fu deciso di non nominare avvocati nei giudizi di primo grado, lasciando la difesa all’avvocato dell’Ente a costo zero, mentre il sindaco Mancusi, di Forza Italia, all’epoca nominò avvocati esterni. Negli otto giudizi terminati, l’Avvocatura dello Stato e in alcuni casi, anche le parti, hanno proposto appello principale mentre il Comune di Sarno non lo ha mai fatto».
La nota dell’amministrazione non convince però Giuseppe Agovino, capogruppo di Forza Italia: «Smonterò punto per punto la risposta con documenti e dati di fatto. Una bugia su tutte, l’Avvocatura dello Stato ha fatto appello alla sentenza, solo contro l’ente per stabilire le percentuali e le responsabilità. L’unico ad aver fatto appello, se pur incidentale contro i familiari, è l’ente. Se stesse facendo gli interessi dei familiari, le associazioni a tutela dei diritti dei familiari avrebbero dovuto sostenere tali azioni, invece l’associazione Rinascere condanna l’operato di questa amministrazione».
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