Riqualificare le Comprese, sogno dei cittadini 

È una delle proposte dei battipagliesi emerse nell’incontro con gli amministratori comunali 

I battipagliesi progettano la città sostenibile. Alle 16 d’un martedì pomeriggio, nel salotto di Palazzo di Città, Cecilia Francese incontra la cittadinanza: sul tavolo c’è il Pics, il programma integrato città sostenibile, e l’amministrazione ascolta i sogni dei battipagliesi. Accanto alla sindaca, c’è l’assessore all’urbanistica, Stefania Vecchio, e ci sono i due dirigenti tecnici Pasquale Angione e Carmine Salerno.
E l’idea partorita a Palazzo di Città è chiara: si mira alla riqualificazione dell’area delle Comprese, con la rivalutazione di piazza Madonnina e piazza della Repubblica, la rifunzionalizzazione dell’edificio che ospitò la “De Amicis” con laboratori, spazi per le start-up e un teatro comunale al coperto. Voci critiche da qualche cittadino, che preferirebbe strade e servizi. «A Napoli ci hanno detto di dimenticare il PIU Europa», replica la Francese, ma per Egidio Mirra del Pd la chiave di lettura è sempre quella delle infrastrutture: «C’è una città che dispone di sole tre strade. Chiamare vie tutto il resto vuol dire ricorrere a un eufemismo». E sogna il quarto ponte sul Tusciano, ma la prima cittadina ribatte: «Non si può fare».
Sulla falsariga di Mirra c’è Valerio Calabrese, socio di Legambiente, che pure parla della necessità di infrastrutture idonee. E c’è chi, come Valerio Giampaola di Civica Mente, tiene comunque i riflettori accesi sulle Comprese, ma guardandole da un altro punto di vista, che è quello di via Ripa: un percorso dei graffiti, con i murales dei writer battipagliesi famosi in tutta Europa, che tocchi le comprese rinnovate, l’area di sosta di via Ripa, che diverrebbe un multipiano, e le palazzine dei ferrovieri. Massimo Sorvillo di Confcommercio propone la passeggiata di via Mazzini, con un portale sonoro che consenta di camminare al coperto lungo la via nevralgica della città.
Favorevole al progetto dell’amministrazione Lucia Ferraioli di Rinascita: «Sogno un grande museo all’interno della “De Amicis”».(c. l.)
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