via salvatore calenda

“Ripulivano” appartamenti In manette due stranieri

Potrebbero essere stati loro a mettere a segno i furti registrati nei giorni scorsi in diversi appartamenti della città, con particolare riferimento a quelli perpetuati nel quartiere Carmine dove, d’a...

Potrebbero essere stati loro a mettere a segno i furti registrati nei giorni scorsi in diversi appartamenti della città, con particolare riferimento a quelli perpetuati nel quartiere Carmine dove, d’altronde, ieri l’altro sono stati scoperti e arrestati dai carabinieri. Benja Krik, 35enne bulgaro, e Malkhazi Tchintcharauli, 27enne di origini georgiane - entrambi senza fissa dimora e già noti alle forze dell’ordine per alcuni precedenti -, sono stati tratti in arresto in via Salvatore Calenda, nella parte alta del rione, mentre erano intenti a svaligiare un appartamento. Nel quale si erano introdotti con aggeggi grazie ai quali era possibile non lasciare tracce di effrazione sulle porte. Nel corso dell’operazione, guidata dal capitano Gennaro Iervolino, i carabinieri hanno, infatti, rinvenuto, e sequestrato, una bomboletta di spray lubrificante, con cui i ladri oliavano le serrature; due fogli di plastica flessibile, simile a quelli usati per le radiografie, con cui i due provavano a far scattare la serratura della porta d’ingresso qualora non fosse stata chiusa a doppia mandata; sette grimandelli; un coltello a serramanico; un giravite e un cuneo di legno con cui i malintenzionati si aiutavano per entrare negli appartamenti individuati dopo diversi sopralluoghi. I carabinieri non escludono, infatti, che i due stranieri, prima di mettere a segno i loro colpi, effettuassero diverse verifiche per individuare l’appartamento più “vantaggioso” da visitare. La metodologia di scasso era sempre la stessa e, stando alle diverse denunce effettuate nei giorni scorsi da diversi cittadini della zona, il “gruzzolo” che i due erano riusciti a racimolare non era di poco conto. Agivano in orari diurni, preferibilmente la mattina, e spesso i derubati non si accorgevano neanche del loro passaggio, se non quando trovavano cassetti, ma anche casseforti, completamente vuoti. ©RIPRODUZIONE RISERVATA