Riparte la ricostruzione, al via i contributi

VALVA. Riparte a Valva la ricostruzione post sisma dell’80, interrotta da un contenzioso creatosi tra il Consorzio Cooperative Costruzioni, incaricato di eseguire i lavori nel centro storico, e il Comune. Dopo lo sblocco del pignoramento dei fondi, nei confronti del Comune di Valva, avvenuto nel febbraio scorso, sono iniziate le pubblicazioni, all’Albo Pretorio, delle determine di liquidazione, inerenti alle 58 pratiche a favore dei cittadini che attendevano, da anni, di ultimare la ricostruzione dei propri immobili. Tuttavia, il pignoramento, avvenuto nel novembre scorso, a seguito di un’ingiunzione esecutiva dell’autorità giudiziaria, non si limitava solo ai fondi destinati alla ricostruzione, fermi al ministero infrastrutture e trasporti, dal 2010, e poi trasferiti sulla tesoreria della Regione Campania nel 2017, bensì implicava anche quelli contenuti nella tesoreria comunale ordinaria, presso la BCC di Aquara.
Requisita, perciò, l’intera somma, 10.812.978,34 di euro, quale credito derivante dai lavori realizzati dal Consorzio per la ricostruzione, su affidamento del Comune, dal 1985 in poi. Di qui il Consorzio instaurava un giudizio dinanzi al Tribunale Civile di Salerno, nella cui udienza tenutasi il 21 febbraio scorso, il Comune di Valva, costituitosi in giudizio contrastava la procedura espropriativa del Consorzio, con la motivazione secondo cui le somme relative alla ricostruzione non sarebbero potute essere riscosse, in quanto i fondi pro terremoto erano già stati ripartiti dal ministero, secondo le priorità dei soggetti terremotati come detta la legge 32/92, ed escludendo, peraltro, il credito del Consorzio.
Tesi evidenziata nella sentenza che ha permesso la liberazione dei fondi e l’inizio di una nuova fase di ricostruzione.
Pina Gaudiosi
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