Rinnovo degli integrativi Salta il tavolo al Parco

Nella riunione a Vallo la Cisl e la Uil contestano le scelte del direttore De Vita Un nuovo incontro fissato per il 25 marzo ma i sindacati chiedono equità

VALLO DELLA LUCANIA. Le sigle sindacali Cisl e Uil hanno abbandonato il tavolo della trattativa per il rinnovo del contratto integrativo dei dipendenti dell’Ente Parco del Cilento, che si è svolto il 27 febbraio scorso presso la sede in località Montisani a Vallo della Lucania. L’abbandono si è registrato mentre si stava discutendo della proposta di contratto elaborata dall’amministrazione dell’ente con l’Unione sindacale di base che contestava l’unilateralità delle scelte del direttore Angelo De Vita su numero ed emolumenti da corrispondere per le posizioni organizzative (si parla di ben 18 posizioni organizzative su un totale di 37 dipendenti).

L’Usb ha chiesto, ancora una volta «criteri chiari, trasparenti e condivisi per ogni qualsivoglia tipo di salario accessorio ed indennità». «La discussione è risultata particolarmente accesa – fanno sapere i sindacalisti - ed alla fine i delegati Cisl e Uil hanno lasciato il tavolo chiedendo tavoli separati». Il direttore, a questo punto, ha fissato una nuova convocazione per il 25 marzo prossimo.

«Sembra sempre più una telenovela – precisano i sindacati - la vicenda del contratto integrativo dell’Ente Parco che, nonostante le diffide e le denunce di Usb, non si riesce a sottoscrivere». «L’Unione sindacale di base però non molla e porta avanti, ancora più decisamente, i princìpi ispiratori di tutte le proprie azioni: condivisione, trasparenza e equità», questo il commento del sindacato che parla di posizioni ambigue osservate da parte di alcuni delegati sindacali.

L’Unione sindacale di base di Salerno il 30 ottobre scorso presentò presso la sede del Parco la propria proposta di contratto integrativo decentrato. «Sul tavolo dell’amministrazione – avevano spiegato in quell’occasione Vincenzo Bottiglieri e Maria Giulia Fierro, rispettivamente del coordinamento nazionale e provinciale Usb pubblico impiego - c’è un ipotesi di contratto che raccoglie mesi di lavoro caparbio, ostinato e che, soprattutto, in modo democratico ha coinvolto tutti i lavoratori dell’ente Parco». «L’ultimo contratto integrativo per i 37 dipendenti del Parco – sottolinea Fierro - risale al periodo 1998-2001, portato avanti con continue proroghe fino ad oggi».

Nell’aprile scorso l’Usb aveva segnalato la situazione anche all’ex ministro dell’ambiente, Andrea Orlando, chiedendogli «di valutare la possibilità di nominare un proprio commissario ad acta».

Andrea Passaro

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