IL BLITZ

Rincari del 200% sulla droga «Prendi a 4,50 e la vendi a 13»

"Mario Bros", questo l’alias di Senatore, è stato il punto di riferimento della rete di spaccio sgominata dai carabinieri

VIETRI SUL MARE - Guadagnavano quasi il 200 per cento rivendendo la droga in Costiera Amalfitana. È quel che emerge dall’ordinanza di custodia cautelare che il gip del Tribunale di Salerno, Carlo Di Filippo, ha sottoscritto su richiesta pm della Dda, Francesco Rotondo.

Sono finiti in carcere Matteo Senator e e Roberto Siani, entrambi di Vietri sul Mare. Raffaele Mammato di Maiori, i vietresi Pasquale e Alfonso D’Elia e Salvatore Rinaldi di Napoli sono finiti ai domiciliari, Eugenio Pierri di Cava de’ Tirreni, Vincenzo Campanile di Salerno, Daniela Landi di Maiori e

Gaetano Bennardino di Tramonti sottoposti all’obbligo di dimora nei comuni di residenza. «Io te la faccio a quattro euro e cinquanta, tu la puoi rivendere a tredici euro »: parola – intercettata – di Senatore nel corso di una telefonata con Mammato in riferimento al Balotelli, una tipologia di marijuana offerta ai clienti. Medesimo prezzo che i potenziali acquirenti avrebbero dovuto pagare per un altro tipo di “fumo”: «Amnesia non ne ho – spiegava Rafelone, nomignolo di Mammato, contrattando con un cliente mancato – ho gli ovuli di californiano, costano 13 euro».

Mario Bros, questo l’alias di Senatore, è stato il punto di riferimento della rete di spaccio sgominata dai carabinieri della compagnia di Amalfi, coordinati dal capitano Umberto D’Angelantonio , nonostante fosse ai a domiciliari. Proprio in casa sua dal 2019 si sarebbero svolte diverse vendite di stupefacenti. Mario Bros sognava di raggiungere un traguardo: acquistare un milione di euro di droga da rivendere. «La settimana prossima arrivano due pacchi di roba ora che sono arrivato a 28 anni. A 31 anni posso arrivare a dieci pacchi di roba – diceva Senatore nel corso d’un incontro –. Ho un milione di euro di roba a terra ».

Mario Bros nel carnet offerto ai consumatori della Costiera proponeva diversi tipi di droghe: non solo marijuana ma anche crack, hashish e cocaina. I prezzi chiaramente variavano in base al tipo di stupefacente richiesto dai clienti. «Perché non è andato a portare la roba a Sorrento – Senatore lamentava una mancata consegna di Pasquale D’Elia parlando con il fratello Alfonso e con Mammato –. Aveva 15 grammi addosso, valevano 1.500 euro». Insomma, questa droga veniva pagata ben 100 euro al grammo. E le tensioni. Qualcuno è arrivato pure nel Centro Italia: «Il fratello ha portato la roba anche alla parti di sopra, ha apparato solo mille euro – raccontava Mario Bros in una telefonata con Mammato riferendosi ad Alfonso D’Elia – Diglielo che il diciotto è passato se non appara i soldi non ti preoccupare. Se fa così la pensione non te la puoi tenere. Ora si è messo a 130 euro al mese ». Mario Bros attendeva il pagamento per la droga venduta in tranche e nel caso il debitore non potesse pagare avrebbe dovuto attingere dalla pensione che percepiva. All’inizio della settimana prossima gli interrogatori di garanzia.

Salvatore Serio