«Rimpinguare gli organici, ecco la priorità»

Coro unanime dei sindacati della sanità in attesa dell’insediamento del direttore generale Giordano

Antonio Giordano, nuovo direttore generale dell’Asl di Salerno, firmerà la prossima settimana il contratto che lo legherà all’Azienda sanitaria locale. Bocche cucite sui due direttori, quello sanitario e quello amministrativo, che dovranno essere designati dal dirigente che in questi giorni avrà modo di confrontarsi col presidente della Regione, Vincenzo De Luca, anche sui papabili professionisti che lo affiancheranno nella nuova avventura. Con la nomina di Giordano è decaduto il commissario Giuseppe Longo, e lascerà l’incarico anche il commissario amministrativo, Caterina Palumbo, mentre era già vacante la direzione sanitaria dell’Asl lasciata proprio da Longo per sostituire Antonio Postiglione al comando dell’Asl. Le questioni che Giordano dovrà affrontare sono tante, non solo organizzative. A cominciare, per esempio, da alcuni adeguamenti strutturali per abbattere barriere architettoniche che impediscono ai portatori di handicap, e ad alcuni dipendenti, di poter accedere liberamente, come denunciamo nell’articolo sopra, negli uffici di Torrione nella zona orientale e non è escluso anche altrove. Un paradosso, questo, per un’azienda che eroga prestazioni sanitarie. Sulla scrivania di Giordano arriveranno una valanga di problemi da risolvere. Dare corpo all’assistenza domiciliare per liberare in tempi ragionevoli i posti letto negli ospedali, intensificare i compiti dei medici di famiglia e delle guardie mediche, ridotte al lumicino, per evitare che il 118 e i pronto soccorso siano stracolmi di codici bianchi.

In questi casi, a dirla tutta, è anche il sistema normativo che non agevola. Sono queste le questioni più importanti per Francesco Bruno (Cgil medici) e Franco Leo (Fials). Per Biagio Tomasco (Uil ) e Franco Marino (Cisl medici) , invece, il primo obiettivo che Giordano dovrà perseguire è quello di rimpinguare gli organici, come all’ospedale di Nocera dove il pronto soccorso si regge sugli straordinari di medici e del personale di comparto. Per Pietro Antonacchio (Cisl) il manager fin da subito dovrà perseguire il percorso delineato da Longo, lavorando sulle uniformità del trattamento economico e sulla valorizzazione delle professionalità.

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