Rimozione auto, vigili a processo

Sette rinvii a giudizio per falso. La Procura: il servizio veniva svolto in modo da favorire una ditta

Multe, verbali e rimozione di veicoli effettuati in modo tale da favorire la ditta incaricata del servizio a Nocera Inferiore. Con le accuse di falsità ideologica e materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici e abuso d’ufficio, sette indagati affronteranno il processo il prossimo 8 luglio: l’ex comandante della Polizia locale di Nocera Inferiore, Vincenzo De Prisco, poi destinato ad altro incarico, successivamente reintegrato dopo assoluzione in altro procedimento, il titolare della ditta di rimozione incriminata, Elio Verdini, il tenente Gerardo Fortino, e gli agenti Pietro Iannone, Rocco Ricciardi, Raimondo Petti, Dorotea Pellegrino, Maurizio D’Angelo.

Il decreto di rinvio a giudizio è stato firmato ieri pomeriggio dal gup del tribunale nocerino, Antonio Tarallo, applicato al processo per incompatibilità del gip Valiante, che ha così accolto la richiesta firmata dal pm Roberto Lenza.

Il meccanismo messo in pieè stato ricostruito in una articolata informativa dei carabinieri della sezione radiomobile. Secondo la tesi della procura, esistevano i presupposti per configurare un’associazione a delinquere all’interno del comando di Polizia locale, con al centro il servizio di rimozione veicoli. Una prima perquisizione all’interno del comando nocerino, consentì di acquisire una mole ingente di documenti poi sottoposta all’attenzione dell’ufficio inquirente, oltre ad intercettazioni telefoniche agli atti di un faldone giunto al vaglio del gip e del Riesame con diverse richieste cautelari e interdittive, sempre respinte in ogni grado di giudizio. Agli atti erano allegati documenti e conferme dirette degli indagati: i verbali erano elevati in modo da consentire l’intervento della ditta Verdini.

L’inchiesta nacque da una denuncia anonima presentata alla Procura della Repubblica, alla prefettura e ai carabinieri del gruppo territoriale, al comando del maggiore Calandro. Il primo blitz scattò al comando vigili di via Libroia nell’aprile del 2012: il mancato sequestri di alcuni veicoli per violazioni del codice della strada dette il via alla ricostruzione della malagestione del servizio di rimozione. La Procura effettuò anche una ulteriore acquisizione al Comune per completare il quadro documentale, prima di passare agli interrogatori degli indagati nella caserma carabinieri di Nocera Inferiore.

In occasione del primo rigetto delle richieste cautelari, il gip Valiante, in assenza di emergenze tali da disporre misure coercitive nei confronti dei pubblici ufficiali finiti al centro dell’indagine, evidenziò una gestione allegra e poco rigorosa del servizio da parte della Polizia locale.

Alfonso T. Guerritore

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