Rimosse le opere contestateesposte alla Certosa di Padula

Dopo le proteste di Mogol e degli inviati di guerra, si è costituito un comitato che chiede i danni per il calo di visitatori a causa della presenza della mostra di arte contemporanea di Achille Bonito Oliva

Contestata la mostra d’arte contemporanea alla Certosa, ora si chiede il risarcimento per i danni arrecati al turismo e alle finanze dei comuni del Vallo di Diano.
Si è infatti costituito un comitato ad hoc per chiedere il risarcimento danni per i soldi sperperati alla Certosa di San Lorenzo di Padula e il danno arrecato facendo ridurre del 50 per cento i visitatori negli ultimi cinque anni. "Dopo l’iniziativa di Mogol e dei giornalisti inviati di guerra - scrive il portavoce del comitato Pro Vallo di Diano, Pasquale Cerullo - sono state finalmente rimosse alcune delle opere che Achille Bonito Oliva aveva posizionato all’interno della Certosa.
Anche se non tutte purtroppo infatti risulta ancora presente, anche se non proprio all’interno, ma alle spalle una vera e propria offesa al mondo Cattolico. Infatti posta su un pilastro di cemento vi è una Madonna rovesciata con la testa in giù, chiara espressione dell’arte contemporanea vista all’in giù. «Insieme ad un gruppo di amici - ha dichiarato Pasquale Cerullo - dopo la visita alla Certosa è nata l’idea di costituire un comitato per il Vallo di Diano contro questi signori che vengono a prendersi i finanziamenti finalizzati alla valorizzazione del territorio e li utilizzano solo al proprio servizio». Ora il comitato inizierà con una raccolta di adesioni per chiedere i danni a Bonito Oliva ed al Governatore Bassolino "rei", a loro dire, di aver sperperato i soldi per la promozione del territorio, diminuendo in modo drastico il turismo "apponendo -scrivono -quello che loro definiscono opere, ma che ai più risultano scempi".