«Rilanceremo l’economia locale»

L’amministrazione di Capaccio incontrerà domani negozianti, imprenditori e albergatori

CAPACCIO. Rilanciare l’economia locale attraverso la stipula di convenzioni con Cral aziendali e pubblici. È questo l’obiettivo principale alla base del progetto che l’amministrazione del sindaco Italo Voza ha intenzione di mettere in atto attraverso una collaborazione con la realtà produttiva, commerciale e alberghiera di Capaccio. Per discutere dell’iniziativa, la prima di questo genere, domani alle 20,30 presso la sala Erica in piazza Santini a Capaccio Scalo, si terrà un incontro tra l’amministrazione e i titolari di attività commerciali, stabilimenti balneari, campeggi e tutte le attività ricettive e produttive del territorio.

«L’obiettivo - spiega l’assessore alle attività produttive, Crescenzio Franco - è stipulare delle convenzioni con Cral aziendali e pubblici finalizzate ad aumentare l’offerta ed incentivare il commercio e la vendita di servizi sul territorio di Capaccio Paestum». Inoltre, l'occasione sarà utile anche per intavolare una discussione più approfondita sulle eventuali problematiche che interessano i vari settori commerciali.

La Città dei Templi è una realtà commerciale importante e complessa, basti pensare che al momento sono attive 3500 partite Iva, che fanno capo ad altrettante aziende che vanno dall’impresa agricola al settore ricettivo alberghiero. «L’idea è attivare delle convenzioni - spiega Franco - ad esempio con il ministero della difesa, cosicché i soldati che vengono sul nostro territorio possano beneficiare di sconti attraverso convenzioni, dal parrucchiere agli stabilimenti balneari, dai negozi all’albergo. Se non si stipulano delle convenzioni a priori Paestum viene escluso dal circuito, è un’ulteriore forma di pubblicità e promozione turistica. Come amministrazione vogliamo stare vicino alle nostre aziende».

In questi ultimi anni, come in altri territori della provincia, sono state chiuse molte attività. A Capaccio scalo le attività fino a qualche tempo fa erano 280 oggi sono 150. Su tutto il territorio, dove insistono circa 600 attività commerciali, si è registrato un calo con la chiusura di circa il 20 per cento dei negozi al dettaglio. «Anche in vista dell'imminenza della primavera è necessario - conclude Franco - fare un briefing con le attività commerciali, turistiche e produttive. Dal dialogo e dal confronto possono nascere idee, proposte e azioni per migliorare e crescere. La concertazione deve essere un elemento distintivo e necessario per fare sistema».

©RIPRODUZIONE RISERVATA