Riggio: «Aeroporto, gestione sbagliata»

Parla il presidente dell’Enac: «I 40 milioni di finanziamento contesi non risolvono niente, si rischia il declassamento»

Invitato dalla società di gestione dell’aeroporto a venire a Salerno per verificare stato ed attività dello scalo salernitano, il presidente dell’Enac Vito Riggio è attualmente impegnato all’aeroporto di Fiumicino ma- come lui stesso ha detto- nel suo mini tour c’è anche una data destinata a Salerno. Quella che suona come una resa dei conti rispetto al futuro del Costa d’Amalfi.

Che notizie ha sull’aeroporto di Salerno?

«La situazione è complicata ma non è una cosa che dico io, la raccontano i bilanci. Di questo parleremo alla fine del mese, quando verrò in aeroporto e potrò fare una serie di verifiche che sto svolgendo in tutti i piccoli aeroporti».

C’è già una data?

«Credo che sarò a Salerno per i primi di giugno, e sono contento dell’invito giunto da parte del presidente della società di gestione».

Qualcuno se la sta prendendo anche con l’Enac per il rischio declassamento, come risponde?

«Mi limito a svolgere il mio lavoro: se il Ministero dell’Economia mi chiede un piano di razionalizzazione, noi dobbiamo fornirlo. Questi piccoli aeroporti hanno problemi anche a raggiungere il pareggio di bilancio perché hanno poco traffico, nel caso di Salerno quasi pari a zero. Perdono dunque dei soldi e di questa cosa il Mef chiede conto».

Si incolpa il Mef per la mancanza della concessione della gestione totale...

«Otto anni fa fui tra quelli che votarono a favore della concessione provvisoria della gestione a Salerno ma se dopo tanti anni questa cosa resta ancora pendente perché al Ministero dell’Economia non passa, non possiamo farci nulla. Io sarei solo contento se a Salerno si facesse perbene quest’aeroporto ma al momento questa possibilità non si vede. Il discorso di Firenze, che pure è complesso, è diverso perché almeno lì c’è un socio privato che ovvia a una serie di problemi».

È corretto affermare che quello della concessione è l’unico vero problema dello scalo perché rischia di far perdere 40 milioni di euro?

«Quello della concessione definitiva ventennale per la gestione è un problema del Governo. Enac e Mit hanno dato parere positivo, sta al Mef. Si sbaglia però se si crede che il finanziamento cambia le carte in tavola. Il problema è la situazione gestionale, i 40 milioni non risolvono niente. I soldi servono ad aumentare la capacità ricettiva dello scalo che al momento è zero visto che non ci va quasi nessuno».

Secondo lei si rischia di perderlo questo finanziamento? «Ribadisco, non è un problema mio. Forse valuterei l’idea di mandarli indietro, mi sembra che i tempi dello Sblocca Italia siano troppo stretti per questa realtà ma questa è solo un’opinione».

Se Salerno non fosse in grado di superare la prova, cosa accadrà?

«Se non ci sono le premesse per il raggiungimento del pareggio di bilancio in tre anni, bisognerà declassare. E’ una direttiva che viene applicata a tutti i piccoli aeroporti».

Quali speranze per il Salerno- Costa d’Amalfi?

«O i soci continuano ad investire portando questo scalo allo sviluppo che s’aspettano o provano a privatizzare in questo stato. Non c’è molto altro da fare. Altrimenti si passerà da aviazione commerciale ad aviazione generale».

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