L'EMERGENZA GUERRA

Rifugiata ucraina incinta salvata a Battipaglia

Ricoverata per un’emorragia: l’intervento dei medici ha evitato una tragedia

BATTIPAGLIA - Fuggita dall’Ucraina in stato di gravidanza, arriva in provincia di Salerno dove rischia di rimanere vittima di un’emorragia. A salvarle la vita sono invece gli operatori sanitari dell'ospedale di Battipaglia. Una storia drammatica, quella di O. V., 34enne del Paese dell'Europa dell’Est, tra i tanti profughi che in queste settimane hanno trovato accoglienza in Italia dopo l’esodo per l’invasione russa. La giovane, scappata dall’inferno della guerra, è stata momentaneamente ospitata presso suoi connazionali a Pontecagnano, e nel frattempo attende di partorire. Nel frattempo però si sono manifestate delle patologie ginecologiche, in particolare sotto forma di un’emorragia interna che ha messo in serio pericolo la sua vita. La situazione è apparsa grave al punto da richiedere il ricovero all'ospedale Santa Maria della Speranza, dove è stata trasferita in via d’urgenza al reparto di Ginecologia e Ostetricia.

A quel punto (era il 15 marzo) è stata sottoposta ad un intervento dalla equipe formata dai medici Davide De Vita, Daniele Feola e Ugo Tozzi. Un’operazione tempestiva con tecnica mininvasiva laparoscopica, che ha permesso di scongiurare il peggio. Il tutto è stato possibile anche grazie alle nuove tecnologie all’avanguardia in dotazione dei reparti di Ginecologia e Rianimazione del presidio di Battipaglia, diretti rispettivamente dai dottori Gennaro Auriemma e Fernando Chiumiento. Proprio il Santa Maria della Speranza (insieme ai presidi di Sarno, Nocera Inferiore, Sapri e Vallo della Lucania) è tra gli ospedali per cui l’Asl ha deciso, con apposita direttiva, di predisporre un percorso agevolato per le pazienti di nazionalità ucraina in fuga dalla guerra che hanno bisogno di assistenza ostetrica e ginecologica, con prestazioni ambulatoriali gratuite e senza l’obbligo del tampone.