Rifondazione pronta alla Rivoluzione

La mobilitazione al fianco di Ingroia. Alla Camera candidati Ferraioli e De Sio, al Senato la Galasso

SALERNO. «Riportare al centro del dibattito politico la questione sociale». Rifondazione comunista, anche a Salerno, si mobilità per la coalizione Rivoluzione Civile che vede il pm Antonio Ingroia protagonista di quella che lui stesso ha definito: «Un modo alternativo per attuare i principi di uguaglianza, libertà e democrazia della Costituzione repubblicana, nata dalla Resistenza». E proprio Ingroia potrebbe arrivare in città i primi di febbraio per una iniziativa pubblica. Ieri pomeriggio nella sede di via Gelso, il segretario cittadino Loredana Marino ha presentato i candidati salernitani «tutti espressione del territorio e dell’impegno sociale». Una scelta di nomi nuovi che ha tenuto fuori la vecchia nomenclatura del partito salernitano. A Salerno anche Antonio D’Alessandro, candidato al Senato (terzo della lista), segretario provinciale di Rifondazione comunista di Napoli. Tre i salernitani che ieri hanno spiegato le ragioni del loro impegno. Luna Ferraioli (candidata alla Camera) attiva a Pagani ed impegnata, nella sua città, «a ridare dignità ad un paese dove ogni giorno siamo in emergenza rifiuti». Ma le sue battaglia si sono concentrate anche sulla sanità e sull’acqua bene comune. Attiva sul piano dell’istruzione, Maria Cristina Galasso (candidata al Senato), insegnante presso il conservatorio “Martucci” e protagonista della recente battaglia che gli alunni hanno condotto contro gli enti locali «nella speranza di vedersi riconoscere una sede degna dell’eccellenza che esprime il Conservatorio». Infine Carmine De Sio (candidato alla Camera) attivo da tempo nella battaglia che vede protagonisti gli operai della Isochimica di Avellino, tristemente nota per aver esposto senza sicurezza all’amianto i suoi lavoratori. A tracciare le conclusioni D’Alessandro che ha spostato l’asse sulle urgenze nazionali del Paese: «In questi anni i temi centrali del Paese sono stati ignorati» per questo motivo «è necessario ritornare a parlare di stato sociale». Per D’Alessandro è necessario «eliminare l’ingiustizia dell’Imu e far partire subito la patrimoniale». Togliere ai ricchi e dare ai più deboli «sarebbe un gisto modo per far ripartire l’economia dell’Italia». Alleanze? Per D’Alessandro «si fanno solo su contenuti condivisi».

©RIPRODUZIONE RISERVATA