lo scontro nel pd

Rifomisti pronti al congresso «Ma niente patti col sindaco»

I Liberi e Riformisti rispondono all’apertura politica lanciata dal sindaco Martino Melchionda dalle colonne de la Città in una lunga intervista pubblicata domenica e chiedono (come aveva fatto il...

I Liberi e Riformisti rispondono all’apertura politica lanciata dal sindaco Martino Melchionda dalle colonne de la Città in una lunga intervista pubblicata domenica e chiedono (come aveva fatto il primo cittadino) il congresso cittadino dei Democratici. Ma puntano subito una serie di paletti: sì al partito, no all’Amministrazione. Se il primo cittadino ebolitano, dunque, apre al dialogo con tutte le anime del Pd - in particolare quelli che fanno riferimento a Carmelo Conte - chiedendo di cancellare le correnti per preparare il congresso cittadino superando così il lungo commissariamento imposto dalla segreteria provinciale, i Riformisti, invece, pongono come condizione proprio il congresso: «l’identità della sinistra sociale e politica ebolitana non coincide con quella istituzionale – spiega infatti Salvatore Marisei - avere bloccato per anni il Pd condannandolo all’inesistenza organizzativa è stata una violenza ed è partendo da tali presupposti e con la missione di promuovere una classe dirigente che garantisca il cambiamento del merito e del metodo su un programma definito e condiviso, con la garanzia che non faccia la fine di quello delle ultime elezioni».

Alla mano tesa dal sindaco Melchionda i Liberi e Riformisti rispondono elencando colpe di mala gestio : «Eboli è caduta in una crisi economica e sociale di cui l’amministrazione comunale porta la principale responsabilità – continua Marisei - ha privilegiato il trasformismo dei consiglieri comunali e gli interessi dei mercanti di turno, compresi alcuni tecnici».

Accuse politiche pesanti quelle mosse dai consiglieri di area contiana che aprono al dialogo politico con il Pd non identificandolo, però, con quello ebolitano, e tracciano una linea di demarcazione con l’Amministrazione: «non ha svolto alcuna azione per valorizzare il patrimonio comunale ma lo ha dilapidato a beneficio di amici; ha indebitato il comune, portando la pressione fiscale ai massimi storici – continua i Liberi e Riformisti - ha favorito la speculazione sui terreni e sulle colline senza favorire l’edilizia civile; ha messo in crisi il sistema commerciale».

Bocciata la gestione Melchionda i Liberi e Riformisti, in previsione del congresso cittadino, lanciano un appello anche ai vertici provinciali del partito chiedendo trasparenza: «il Pd deve scendere in campo in tutti i modi possibili per sostenere battaglie di progresso e di trasparenza, mobilitando il meglio della società andando oltre i mestieranti – concludono i contiani - è questa la politica che vogliamo e per realizzarla siamo pronti a fare la nostra parte».(a.t.)

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