Rifiuti, una app aiuta a fare la differenziata

“Geometry Junk” inventato da uno studente di Ingegneria

Quante volte ci siamo fermati davanti ai bidoni della raccolta differenziata, con la spazzatura ancora in mano, e ci siamo chiesti: “Ed ora, questo dove va?”. Basandosi su un’esperienza piuttosto comune e soprattutto traendo ispirazione da un dubbio che assale molti cittadini, Gerardo Considerato, 23 anni, laureando in Ingegneria Informatica all’Università degli studi di Salerno, ha realizzato il gioco per smartphone e tablet “Geometry Junk”. Lo scopo del gioco è proprio buttare ogni rifiuto al posto giusto. Detta così non sembra affatto divertente, invece – provare per credere – l’applicazione risulta tanto semplice quanto appassionante.

«Lo scopo del gioco è elementare: raccogliere, nei panni di un simpatico robottino, i pezzettini di spazzatura che cadono dall’alto e buttarli nell’apposito contenitore di raccolta – spiega Gerardo Considerato – Bisogna essere rapidi per andare avanti e fare quanti più punti possibile. Basta che un junk (triangolo, quadrato e cerchio) rimanga fermo a terra e la partita volgerà al termine». Un progetto indipendente quello dell’ambizioso studente nocerino che, nel giro di pochi mesi, ha ideato, disegnato e sviluppato l’applicazione interamente con le sue forze e competenze.

«È il primo lavoro che pubblico su Google Play, il negozio virtuale online di applicazioni e brani musicali – continua il giovane studente – la mia passione nasce da giocatore e utente, il secondo step è stato quello di interessarmi alla creazione. Ho cominciato a studiare da autodidatta, in Italia le università non offrono corsi di game designer o sviluppo di videogiochi. Ci sono pochissime realtà di questo tipo a Milano, un master a Verona, nel salernitano c’è un’accademia privata ma i costi sono elevati. Principalmente ho lavorato al codice del gioco, alle musiche e alla grafica sono stato aiutato solo nella fase di testing da amici, parenti e conoscenti».

Geometry Junk tiene traccia dei propri record, dei record degli amici e di tutti coloro che hanno concluso almeno una partita. Pertanto, la competizione rimane sempre aperta.

Il tutto è contornato da una grafica studiata nei particolari per essere quanto più “Geometry” possibile e da una traccia sonora degna di nota. «L’idea mi frullava in testa già da un po’ – chiarisce Gerardo Considerato – non volevo fare un gioco stupido, mi piaceva l’idea della raccolta di rifiuti per lanciare un messaggio utile anche a livello morale». L’applicazione ideata dallo studente può essere scaricata gratuitamente dal Google Play nella modalità classica (basta digitare il nome del gioco nella barra di ricerca destinata alle app). Esiste anche una versione aggiuntiva, “Rush”, che con la spesa di un euro o poco più permette un maggiore livello di difficoltà, un incremento della caduta di spazzatura ed il potenziamento del personaggio con equipaggiamento su misura.

«Nella versione gratuita ho cercato di moderare gli avvisi pubblicitari – conclude l’ideatore di Geometry Junk – per far piacere ai giocatori ho deciso di guadagnare meno ma ridurre le inserzioni che possono distrarre dalla partita».

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