Rifiuti, trasporti e lavoro De Luca sfida Caldoro

Il sindaco apre la campagna elettorale per riprovare la scalata alla Regione Accuse ai dirigenti Pd: «Dormono in piedi. Primarie? Non sono il problema»

Affondo sull’operato di Caldoro e posizione di attesa sul lavoro del governo Renzi. Vincenzo De Luca non cambia il suo vocabolario e nell’intervista rilasciata al direttore di Telecolore, Franco Esposito mette in fila i punti essenziali della sua battaglia senza dimenticare quello che a suo dire è «l’insaponamento» del Partito democratico in Campania. «Il Pd campano credo si stia riposando» e il riferimento è alla mancata opposizione sulla querelle dei fondi europei («Abbiamo perduto quattro anni senza fare niente») lanciata sabato scorso da Palazzo di Città. «Se dovessi dire che esiste una opposizione in Campania, direi una cosa non vera - commenta - Dormono in piedi». Insomma le storiche “anime morte” non sembrano essere resuscitate; nemmeno con i buoni uffici della Tartaglione. E così De Luca gioca d’anticipo e lancia la scalata alla Regione, e lo fa in tre mosse: ambiente, trasporti e lavoro. Da Napoli, Caldoro non replica, ma dagli ambienti di Palazzo Santa Lucia fanno sapere: «Siamo alle prese con problemi più seri rispetto a quelli della campagna elettorale di De Luca». E dunque la corsa alle regionali 2015 è ufficialmente aperta.

Nel centrosinistra De Luca one man show? «Le primarie sono obbligatorie da statuto - commenta ironico - Ma possiamo fare le primarie, le secondarie, le terziarie, ma il problema è la sostanza». E la sostanza passa per l’utilizzo dei fondi europei: «Sto contando i giorni per verificare se fra un mese hanno fatto i decreti di finanziamento»; e aggiunge: «Le risorse europee dovrebbero servire a risolvere le questioni dello sviluppo della Campania» e anticipa i temi di una seconda iniziativa che di qui a breve organizzerà sui fondi europei e attraverso la quale saranno «lanciate altre proposte».

Quali? Ad esempio sull’emergenza rifiuti, per la quale: «È necessario realizzare tutti gli impianti per la lavorazione dell’umido» e De Luca si dice pronto «a regalare il progetto dell’impianto di Salerno, per farne altri venti». Dall’emergenza rifiuti ai trasporti: «C’è una ipotesi di progetto di una rete metropolitana su ferro della regione Campania. Bene! Questo è uno dei progetti che vanno finanziati con i fondi europei» così come: «L’interramento della linea ferroviaria nell’Agro; il prolungamento della metropolitana di Salerno verso l’Università» e poi: «Un piano per il lavoro, un programma di formazione professionale e di lavori socialmente utili per gli idraulico frorestali, per gli esuberi dei Consorzi di bacino». Fondi europei che «qualcuno, oggi, pensa di utilizzare per farsi un po’ di clientele a ridosso delle scadenze elettorali». Dalla Regione al Govero: l’esclusione per De Luca è da addebitare a qualche «posizione non amichevole da parte di qualche settore del centrodestra, e quindi capiscono che ci siano state delle difficoltà. Io li avrei mandati a quel paese ma abbiamo responsabilità diverse e quindi credo che ci sia stato un problema di mediazione». L’episodio però non influisce sul giudizio a Renzi: «Continuo ad avere fiducia, speranza - spiega - ci sentiremo a breve».

E poi ribadisce: «Mi aguro che lo scenario politico in Campania cambi radicalmente. Se dobbiamo continuare ad avere una Regione che va avanti come questa... solo fumo». E agurandosi di uscire «da questa palude» spiega: «È una palude nella quale navigano tutti» riferendosi anche e soprattutto al suo partito e ribadendo la necessità «di avere uomini liberi da queste logiche». Una affermazione che riapre il progetto Campania Libera? Vedremo.

©RIPRODUZIONE RISERVATA