Cava de' tirreni

Rifiuti, sulla riduzione adesso scoppia la polemica

La bolletta resta molto alta soprattutto per i nuclei familiari più numerosi. Una minima diminuzione è riferita unicamente alla grandezza dell’abitazione

CAVA DE' TIRRENI. Sono giorni di fuoco per le tasche dei contribuenti cavesi: sta arrivando nelle cassette della posta la bolletta verde sui rifiuti la cui prima rata dovrà essere pagata entro oggi, oppure in soluzione unica entro fine giugno. Primo riscontro nero su bianco di una riduzione delle tariffe annunciata dall’amministrazione Servalli che tuttavia non ha mancato di suscitare qualche perplessità in quei cittadini che, attendendosi un risparmio, si sono invece visti recapitare una cifra da pagare superiore rispetto all’anno precedente.

Casi singoli che sono dipesi soprattutto dal numero di componenti del nucleo familiare che potrebbe essere variato nell’anno e sui quali ha inciso anche il mancato conferimento dei rifiuti presso le isole ecologiche disposte sul territorio che avrebbe determinato una sicura riduzione. Fatto certo, ad ogni modo, è che rispetto all’anno precedente la tariffazione è stata ridotta per una decurtazione totale di almeno 230mila euro (10.551.750 euro a 10.321.750 euro). Conferma che arriva dall’ufficio tributi. «I piani tariffari delle utenze domestiche sono sicuramente più bassi anche se non parliamo di una riduzione sostanziale – spiega Angelo Trapanese, funzionario responsabile del Servizio Tributi –. Il confronto però non va fatto sulle singole bollette, ma sulle tariffe applicate. È chiaro dunque che si parla di una riduzione complessiva perché la tariffa si scompone in una parte fissa e una variabile. La prima, legata ai metri quadri di un’abitazione ha subito una decurtazione (da 2 euro circa a 1,64 euro per metro quadro); mentre sulla parte variabile legata alla composizione familiare, si regista un lieve aumento della quota pro capite (dai circa 95 euro dell’anno precedente ai circa 98 di quest’anno). Le due parti sommate danno un importo inferiore rispetto all’anno scorso al netto dell’addizionale provinciale che resta del 5%».

Vero è che la città metelliana resta uno dei comuni la cui tariffazione per i rifiuti è alta nonostante le riduzioni progressive registratesi negli anni. Certo, si è passati dagli 11 milioni e 700 mila euro del 2013, ai 10 milioni e 500 dello scorso anno e l’ulteriore riduzione di quest’anno. Ma il dato aggiornato è che su una media di 54mila abitanti e 24mila nuclei familiari (stando agli utili censimenti Istat) l’importo medio a famiglia è di circa 430 euro. Dati che non stupiscono e in linea con quanto rilevato negli altri comuni della provincia se solo si pensa che secondo l’indagine nazionale sui “Servizi e Tariffe Rifiuti” (in cui sono stati presi in esame gli importi della Tari) 2015 per la città di Salerno si parla di 468 euro a famiglia.

Insomma, riduzioni che rappresentano un primo passo, ma c’è ancora da lavorare per mantenere le promesse elettorali.

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