Rifiuti, scontri davanti alla Provincia

Strada bloccata, la polizia disperde i manifestanti. Arresti e feriti

SALERNO Scontri tra dimostranti e polizia ieri a Salerno. Non accadeva da oltre venti anni. Gli incidenti si sono verificati in via Roma, sotto il Palazzo della Provincia, dove gli operai dei Consorzi di bacino per lo smaltimento dei rifiuti si erano dati appuntamento per un presidio.

La manifestazione doveva essere il momento pubblico di uno sciopero regionale di 48 ore, proclamato dai sindacati autonomi del settore, per chiedere il passaggio automatico dei lavoratori dei consorzi, enti ormai in liquidazione, nella societá provinciale che dovrá gestire l’intero ciclo dei rifiuti. Nelle altre province campane tutto è filato liscio, mentre a Salerno giá dalle prime ore del mattino ci sono stati momenti di tensione.

La polizia, poco prima delle sei, è intervenuta ad Ostaglio, dove c’è l’autorimessa comunale per i mezzi utilizzati per la raccolta dei rifiuti in cittá. Il cancello era stato chiuso con una catena e alcuni automezzi bloccavano l’accesso ai piazzali. Gli agenti hanno riaperto il cancello e liberato il passaggio. Poche ore dopo, alle 9.30, i poliziotti del reparto celere, giunti da Napoli, sono intervenuti di nuovo per rimuovere un blocco stradale in via Roma, dove i dimostranti avevano fermato in strada alcuni furgoni per la raccolta. «Siamo intervenuti con determinazione - ha spiegato il questore Vincenzo Roca - perché le modalitá delle protesta erano gravi, avevano bloccato il traffico e non potevamo consentirlo. Abbiamo ripristinato il rispetto delle regole, garantendo la giusta visibilitá alla protesta ma evitando che fosse fatta violenza alla cittá. I manifestanti hanno opposto resistenza e c’è stata un’azione energica da parte nostra, ma non abbiamo effettuato alcuna carica».

Un’operaia si è sentita male, ma quando è arrivata l’ambulanza ha rifiutato di essere trasportata in ospedale.

Un’ora dopo, però, la situazione è di nuovo degenerata. Apprese le notizie di quanto stava accadendo in cittá, da Napoli sono giunti i segretari regionali del sindacato azzurro e della Filas. Le richieste di ottenere un incontro con i vertici dell’amministrazione provinciale non hanno avuto esito positivo. E’ stato come buttare benzina sul fuoco, perché i lavoratori sono scesi dai marciapiedi e si sono piazzati in mezzo alla strada, bloccando sia via Roma che il lungomare Trieste. La polizia è intervenuta di nuovo è c’è stato il contatto con i manifestanti. Una donna è stata colpita e i dimostranti hanno reagito lanciando contro gli agenti una fioriera. I poliziotti hanno caricato e sono volate diverse manganellate. Negli scontri un manifestante, Carmine I., ha riportato una vistosa ferita al capo e, sanguinante, è stato portato via dagli agenti. Altri due lavoratori si sono accasciati sull’asfalto: uno, Luigi L., perdeva sangue dal capo e l’altro, Paolo G., aveva una ferita alla gamba. Entrambi, poi, sono stati trasportati in ambulanza all’ospedale. Negli scontri, i poliziotti hanno rincorso e arrestato Bonaventura C., un altro lavoratore.

Difficoltá anche per i fotografi: «Alcuni agenti volevano impedire di effettuare scatti - riferisce il collega Massimo Pica - Scaraventata a terra la mia macchina fotografica». Alla fine è ritornata la calma, gli operai hanno abbandonato la strada e si sono radunati in piazza Cavour, dandosi appuntamento di nuovo sotto la Provincia per oggi alle 15. Il bilancio degli scontri, stilato dalla Questura, è di due persone arrestate per violenza, lesioni e resistenza a pubblico ufficiale, per aver lanciato la fioriera (uno dei due anche sassi); 9 feriti (4 manifestanti e 5 agenti) con prognosi da 3 a 10 giorni; 4 denunciati per violenza in concorso e resistenza. Altri 7 manifestanti saranno denunciati per peculato e appropriazione indebita per aver usato impropriamente i mezzi del consorzio.