Rifiuti, scongiurato il blocco del servizio Ma resta la protesta

I lavoratori del Consorzio di bacino si rivolgono al prefetto «Garanzie sul nostro futuro o siamo pronti a tutto»

Scongiurato il blocco del servizio, come inizialmente era stato ipotizzato, resta comunque lo stato di agitazione tra i 396 lavoratori del Consorzio di Bacino Salerno 2. L’assemblea convocata ieri mattina nella sede operativa di via Scavate Case Rosse da tutte le sigle sindacali di categoria (Cgil, Uil, Cisl, Flaica Cub, Fiadel, Ugl, Filas, Sindacato Azzurro e Usb), ha coinvolto i lavoratori provenienti da tutti i cantieri della provincia, Salerno compresa. Un’ora di discussione, anche piuttosto animata, che ha prodotto un documento congiunto nel quale sono contenute una serie di richieste. Si va dalla garanzia sul mantenimento di tutti i posti di lavoro, evitando eventuali esuberi, più volte paventati in questi due anni e mezzo di gestione commissariale, al pagamento puntuale ed integrale degli stipendi. Impegno, quest’ultimo, che ultimamente fatica a realizzarsi a causa del mancato rispetto degli accordi sottoscritti dai Comuni.

Il pagamento della busta paga di novembre, che per molti dipendenti è risultata pari a zero e in alcuni casi ha fatto registrare persino un segno meno (a causa della restituzione dei prestiti personali su cui indaga la magistratura), non ha per niente mitigato gli animi. La tensione continua a restare altissima, con i lavoratori che si dicono pronti, in qualsiasi momento, a ogni forma possibile di protesta. Annunci tanto più pesanti perché arrivano dopo i casi eclatanti delle scorse settimane, con la minaccia da parte di alcuni di darsi fuoco. I sindacati hanno poi chiesto un altro intervento del Prefetto di Salerno affinché si renda promotore di una conferenza di servizi permanente che abbia il compito di accompagnare Comuni e Consorzio al passaggio di competenze previsto per l’1 luglio, in forza della proroga concessa dal Governo fino al 30 giugno. Infine è anche arrivato un messaggio di solidarietà a Paolo Gallo, il lavoratore licenziato dopo che a inizio gennaio minacciò di darsi fuoco negli uffici dell’ente consortile in via De Bartolomeis. Intanto sul fronte della raccolta in città si sono registrati ieri alcuni ritardi nella zona orientale. In particolare a Pastena dove alcune utenze non sono state coperte dal ritiro del multimateriale. «Un ritardo fisiologico – ha spiegato l’assessore all’ambiente, Gerardo Calabrese – su 55mila utenze qualcosa può scappare. Ma tutto sarà recuperato».

Mattia A. Carpinelli

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