differenziata a nocera inferiore 

Rifiuti, Schiavo “interroga” la maggioranza

Ancora troppo esigua la percentuale di raccolta differenziata a Nocera Inferiore, nonostante gli investimenti e i programmi dell’amministrazione comunale. L’avvio del porta a porta in tutta la città...

Ancora troppo esigua la percentuale di raccolta differenziata a Nocera Inferiore, nonostante gli investimenti e i programmi dell’amministrazione comunale. L’avvio del porta a porta in tutta la città ha dato una percentuale di appena il 49,63 per cento. Soglia ben lontana dal far conquistare il riconoscimento di Comune riciclone, che la città meritò nel 2009. A sollevare il velo è Alfonso Schiavo. Il consigliere comunale di sinistra ha presentato un’interrogazione all’assessore all’ambiente Federico Piccolo.
Schiavo analizza punto per punto quanto è stato fatto negli ultimi anni. «Nel 2009 – si legge nell’interrogazione – Nocera Inferiore aveva vinto il premio come Comune Riciclone, grazie agli ottimali percentuali di differenziata; dopo i due commissariamenti, la percentuale di differenziata era al 35 per cento e dopo quattro anni di amministrazione Torquato era salita solamente di 2 punti percentuali; solo nell’ultimo anno è stata lanciata la raccolta dei rifiuti porta a porta, alzando la differenziata al 49,63 per cento».
Si intuisce un giudizio poco entusiasta. «È indispensabile – ha aggiunto Schiavo – istruire tutta la cittadinanza sulle nuove pratiche di differenziazione dei rifiuti. Le buste con il codice a barre non mettono al riparo da coloro che abbandonano rifiuti in giro per Nocera».
L’interrogazione non si ferma all’analisi della situazione attuale, ma indaga sui costi delle operazioni finora portate avanti. È su questo che Piccolo dovrà rispondere: «Quanto è stato speso per passare al modello delle buste con il codice a barre; quali sono gli obiettivi ecologico-ambientali che si è prefissata l’amministrazione con questo nuovo modello; quali sono gli obiettivi culturali ed economici che si vogliono raggiungere». Le risposte al prossimo question time.
Salvatore D’Angelo
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