Rifiuti, Persano fuori dal piano

Per la Regione il sito militare più grande della provincia di Salerno non presenta situazioni di criticità

La Regione Campania allarga l’arco temporale nel quale punta ad eliminare le 5,5 milioni di ecoballe stoccate tra il 2000 ed il 2009 durante il periodo emergenziale, fissando al 2019 il termine lo smaltimento di almeno l’80 per cento dei rifiuti, pari a 4,3 milioni di tonnellate, ospitati prevalentemente nei siti di Giugliano, Villa Literno e Caivano. In provincia di Salerno, dopo aver ripulito il sito di Coda di Volpe a Eboli, resta ancora fuori dal piano straordinario di interventi, varato dalla giunta De Luca, quello militare di Persano, dove sono alloggiate da più di dieci anni 98mila tonnellate di rifiuti.

Quello di Persano era – e per ora resta, purtroppo – il più grande sito di stoccaggio della provincia di Salerno e tra i più grandi della Campania. Nonostante le proteste dei comitati e, in anni recenti, anche degli stessi militari di stanza nel comprensorio militare sulle sponde del fiume Sele, per liberare il sito dalle montagne di ecoballe non ci sono soldi. «La quantità residua di rifiuti in balle, pari a circa 600mila ,tonnellate, ubicati all’interno dei siti di stoccaggio di minori dimensioni, se privi di particolari criticità ed urgenze di rimozione, – scrive la Regione nel piano straordinario – potrà essere avviata a trattamento negli impianti realizzati successivamente oppure smaltita in contemporaneità prevedendo un nuovo bando per l’affidamento del servizio di recupero o smaltimento presso impianti autorizzati sul territorio nazionale e/o comunitario». Per Palazzo Santa Lucia, insomma, i rifiuti stoccati a Persano non presentano situazioni di criticità tali da rendere prioritario lo svuotamento. Eppure durante la scorsa legislatura proprio diversi esponenti del centrosinistra, all’epoca all’opposizione, effettuarono sopralluoghi ed inoltrarono decine di richieste all’ex presidente Stefano Caldoro e al suo assessore all’Ambiente, Giovanni Romano, affinchè si desse priorità all’evacuazione delle ecoballe dal comprensorio militare. «In ragione delle condizioni di disponibilità finanziaria, con bando di gara pubblicato in data 24 dicembre 2015, la Regione ha previsto un primo intervento di allontanamento dei rifiuti in balle interesserà un quantitativo pari a 789.794 tonnellate». La Regione quindi, nonostante i fondi del Patto per la Campania, attualmente potrà garantire l’evacuazione di meno di 1 milione di tonnellate di rifiuti stoccate in ecoballe che verranno smaltiti sul territorio nazionale con un costo stimato di 150 milioni di euro, ovvero 150 euro a tonnellate, iva compresa.

A beneficare di questi interventi saranno otto lotti, divisi tra le cinque province campane, con quella di Napoli che vedrà complessivamente andare via 378.050 tonnellate di rifiuti. Nei giorni scorsi la giunta regionale aveva approvato interventi e risorse per bonificare discariche e siti di stoccaggio provvisorio delle ecoballe. In provincia di Salerno sono previsti investimenti per oltre 18 milioni di euro, derivanti dal “Patto per la Campania” in favore di 31 Comuni che così potranno finalmente voltare pagina e dire addio alle discariche chiuse e mai bonificate presenti sul loro territorio.

Mattia A. Carpinelli

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