l’ambiente violato

Rifiuti, nuovo sequestro a Croce

Sigilli a un’area di circa 2mila metri quadrati: incubo percolato

Si estende a macchia d’olio l’indagine condotta dai carabinieri della locale Tenenza, guidata dal comandante Vincenzo Tatarella. I militari hanno sequestrato un’altra superficie vicino a quella già finita nel mirino a metà marzo. Rifiuti particolari sono stati rinvenuti per altre centinaia di metri quadrati: la superficie sequestrata oscilla dai 1500 e i 2000 metri quadrati. Sul posto, insieme ai militari, sono giunti anche i tecnici dell’Arpac per i rilievi, gli uomini della Protezione civile e alcuni operai comunali. Ora servirà capire se la fuoriuscita di percolato che ha riguardato la prima superficie sequestrata, si sia estesa su tutta l’area. Per questo, si attende l’esito dei rilievi tecnici, finalizzati a comprendere se lo stato di decomposizione dei rifiuti possa aver causato danni al sottosuolo o, peggio, alle falde acquifere. Non a caso, parallelamente, proseguono a ritmo serrato le indagini per risalire ad eventuali responsabilità, visto che resta da appurare se si tratta di un bene demaniale, comunale o privato.

Per Cannetiello, l’indagine si presenta lunga e articolata. I carabinieri hanno acquisito tutta la documentazione disponibile al Comune mentre sono in attesa degli esiti del primo rilevamento dell’Arpac. Se di disastro ambientale si tratta, allora si dovranno appurare le responsabilità, dovute anche a una bonifica della discarica di cui, negli anni, si è solo parlato e non è mai stata effettuata. In passato, sono circolate anche voci circa lo sversamento di rifiuti anche ospedalieri nella discarica di Cannetiello. Da questa capillare indagine in atto, si potrà capire se effettivamente è così. Meno di quindici giorni fa, un altro sequestro, sempre a Croce, fu eseguito dagli stessi carabinieri. Un sito di 300 metri quadrati nei pressi di una ex mulattiera, con tonnellate di materiali, anche imbustati. Anche su questi, naturalmente, sono stati eseguiti rilievi.