Rifiuti nascosti nella Valle dell’Irno Indagini a tappeto

SEVERINO. Potrebbero esistere altri siti di stoccaggio illecito di rifiuti industriali pericolosi. La caccia all’amianto dell’ex Isochimica di Avellino, incrociato in due indagini separate dalle...

SEVERINO. Potrebbero esistere altri siti di stoccaggio illecito di rifiuti industriali pericolosi. La caccia all’amianto dell’ex Isochimica di Avellino, incrociato in due indagini separate dalle procure di Nocera a Avellino, non si ferma. Il sito di Mercato S. Severino, individuato e sottoposto a verifiche tecniche dopo il sequestro eseguito dalla guardia forestale, potrebbe essere uno fra tanti, con probabili smistamenti ancora celati nell’area dell’Alto Agro, tra le ampie zone rurali di Castel San Giorgio e Roccapiemonte.

L’attività di monitoraggio e screening segue il fronte dell’indagine legata all’imprenditore Elio Graziano, patron dell’ex Idaff, dopo il sequestro coordinato dalla procura di Nocera Inferiore, eseguito dagli uomini della forestale nei giorni scorsi. La ricerca degli scarichi di amianto proveniente dai presìdi industriali avellinesi comprende una lunga ricostruzione del percorso seguito dal materiale, con dei canali di smaltimento illeciti, secondo l’attuale fase d’indagine, arrivati nell’area di San Severino.

L’azione inquirente in loco è coordinata direttamente dal procuratore capo di Nocera, Gianfranco Izzo, titolare del fascicolo, collegato a doppio filo all’inchiesta madre portata avanti dalla Procura di Avellino, curata dal procuratore capo Rosario Cantelmo con i sostituti Roberto Patscot ed Elia Taddeo.

Il ritrovamento di Mercato S. Severino ha utilizzato testimonianze coperte dal segreto istruttorio. Le verifiche hanno condotto gli inquirenti alla discarica proibita dove è stata registrata la presenza dell’amianto. La forbice investigativa affianca ora gli accertamenti tra la Procura di Avellino, impegnata nei riscontri all’ex Idaff e quella di Nocera Inferiore, con il materiale raccolto a far parte di un identico caso destinato a proseguire nel lavoro.

La fabbrica di Graziano è al centro dell'ipotesi investigativa, in attesa di ulteriori accertamenti ed eventuali, temuti ritrovamenti nell’area. L’ufficio di Nocera Inferiore attende una perizia tecnica, per avere risposte certe su quanto bloccato nel sequestro preventivo eseguito dagli uomini del Corpo Forestale dello Stato. L’origine e la tipologia dell’amianto individuato nel sito incriminato è da stabilire attraverso analisi di laboratorio.

Alfonso T. Guerritore

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