Castel San Giorgio 

Rifiuti, la sindaca replica alla Fiadel

CASTEL SAN GIORGIO. «Una diffida che lascia il tempo che trova». Così il sindaco di Castel San Giorgio, Paola Lanzara, dopo le polemiche nate dal documento con il quale la Fiadel accusa il governo...

CASTEL SAN GIORGIO. «Una diffida che lascia il tempo che trova». Così il sindaco di Castel San Giorgio, Paola Lanzara, dopo le polemiche nate dal documento con il quale la Fiadel accusa il governo locale per aver mandato a casa dieci persone del servizio di igiene ambientale. «Il nostro è un percorso di legalità – dice il primo cittadino – i funzionari non potevano fare ulteriori proroghe, inoltre questi operai non sono spazzini dell’Ente ma della Tecnew, in rinnovo da due anni. Non potendo rinnovare, bisognava provvedere necessariamente, nell’attesa di una gara grande che comprenda tutte le attività di spazzamento, e affidare la raccolta prendendo lavoratori nell’elenco della massima occupazione. Alcuni sono già in servizio».
Poi la sindaca Lanzara si rivolge alla Fiadel. «Il sindacato fa il suo lavoro legittimo, ma noi dobbiamo rispettare la legge. Ci siamo riferiti al centro per l’impiego. Non possiamo rendere interni questi della Tecnew. Speriamo che l’argomento non diventi strumento di speculazione politica».
Sull’argomento interviene anche l’assessore all’ambiente, Giovanni De Caro. «La nostra procedura è stata regolare, ci siamo informati prima di fare il passo. Inoltre, gli operai sono sei e non dieci. Quattro non si sono proprio costituiti. Con questo percorso ci sarà un risparmio mensile di circa 10mila euro».
Alcune polemiche sono sorte anche sulle graduatorie: ad alcuni non sarebbe arrivata in tempo la lettera di valutazione. «Le convocazioni sono partite il giorno 9 - spiega lo stesso De Caro – ma il giorno 13 si sono presentati solo tre. La segretaria ha dato due giorni di proroga. Il problema della raccomandata è da attribuire all’ufficio postale».
Davide Speranza
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