Rifiuti, la Regione pronta a diffidare i Comuni ritardatari

Enti di ambito: pronte 350 lettere per sollecitare i sindaci Bonavitacola ottimista: «Così si adegueranno presto»

Partiranno da domani le diffide ai 350 Comuni della Campania, firmate dal presidente della Regione, Vincenzo De Luca, con le quali si daranno ulteriori 15 giorni di tempo ai sindaci per convocare i consigli comunali nei quali approvare la bozza di statuto per l’adesione agli enti d’ambito provinciali previsti dalla legge regionale sul riordino del ciclo integrato dei rifiuti. La legge approvata a fine aprile dal consiglio regionale su input della giunta guidata dall’ex sindaco di Salerno. Che prevede il ritorno delle competenze nelle mani dei Comuni attraverso l’adesione ai nuovi soggetti giuridici che di fatto supereranno i Consorzi di Bacino. Negli uffici del settore Ambiente dell’assessorato regionale guidato dal fedelissimo di De Luca, Fulvio Bonavitacola, sono arrivati ad oggi soltanto 200 delibere di adesione. Manca quindi il grosso, ma per Bonavitacola si tratta nonostante tutto di un numero «incoraggiante, considerato che in molti Comuni si è votato e lo statuto è uscito a ridosso del mese di agosto. Con la diffida – ha spiegato l’assessore – i Comuni si adegueranno, così come è accaduto per gli enti d’ambito per la gestione del ciclo idrico». A Palazzo Santa Lucia, dopo lo stop fisiologico, ora si vuole imprimere uno sprint finale dell’iter per l’entrata in vigore della legge, che la giunta vorrebbe già entro l’anno. «Entro la fine di novembre – ha spiegato ancora Bonavitacola – vogliamo indire le elezioni per la costituzione delle conferenze d’ambito», facendo di fatti subentrare a tutti gli effetti la nuova legge senza dover ricorrere a un ulteriore proroga della gestione commissariale, puntualmente chiesta ogni anno dalla precedente giunta regionale. In provincia di Salerno, intanto, alcuni Comuni stanno revocando i loro contratti con i Consorzi di Bacino ed hanno avviato – e in qualche caso concluso – le procedure di affidamento a ditte esterne del servizio di raccolta dei rifiuti. «Se sono affidamenti con clausola risolutiva alla formazione degli enti d’ambito – ha detto al riguardo il vice di De Luca – sono possibili». Nonostante, dopo le denunce delle rsu del Consorzio di Bacino Salerno 2, l’ufficio che fa direttamente capo a Bonavitacola, aveva imposto l’alt agli affidamenti esterni. Evidentemente c’è stato un cambio di passo, chissà. Sul fronte dello smaltimento delle ecoballe, avviato tre mesi fa ma ancora fermo al palo in quasi tutta la Regione, arriva invece una buona notizia per le quasi 10mila tonnellate di rifiuti stoccate dal periodo post-emergenziale nell’area del depuratore di Coda di Volpe ad Eboli. Secondo la road map fissata dalla Regione Campania dopo aver ottenuto i primi 150 milioni di euro – su un totale di 450 – messo a disposizione del Governo per liberare in tre anni la Campania e cancellare la vergogna della mala gestio dei rifiuti degli ultimi 15 anni. «Entro la fine di ottobre – ha confermato Bonavitacola – il sito di Eboli verrà definitivamente svuotato. I rifiuti – ha spiegato – saranno avviati al recupero energetico in siti minori presenti sul territorio nazionale».

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