Rifiuti, Inceneritore: De Luca fa la variante

Gli uffici comunali giá al lavoro mentre Cirielli predispone il bando per il termovalorizzatore di Salerno. I terreni per l’inceneritore trasformati in area artigianale

SALERNO. La variante urbanistica, con cui il Comune conta di bloccare la gara della Provincia per il termovalorizzatore, è giá in fase di preparazione. Una delibera di giunta ha incaricato gli uffici comunali di predisporla.

E di trasformare così la zona omogenea "F31", ora riservata all’inceneritore, in area "D", destinata agli insediamenti produttivi. L’idea è di prevedere su quei terreni di localitá Cupa Siglia un agglomerato Pip, dove potranno trasferirsi officine meccaniche ed altre attivitá artigiane.Un cambio di destinazione d’uso che impedirebbe di costruire il termovalorizzatore, per il quale la Provincia ha avviato le procedure di appalto e intende pubblicare, entro la prossima settimana, il bando di gara. Sull’efficacia di una variante al Puc frena Giovanni Romano, assessore regionale all’Ambiente e consulente della Provincia: «Gli strumenti urbanistici sono sottoposti all’approvazione provinciale» ricorda.

Ma non gli sfugge che il provvedimento comunale potrebbe far scattare le norme di salvaguardia e, comunque, dilatare a dismisura i tempi. Confida piuttosto che col sindaco si possa ancora trovare una mediazione: «La variante sarebbe un grave errore politico e un tentativo velleitario. Un dispetto, anche difficile da argomentare, visto che l’impianto previsto da noi è più piccolo di quello ipotizzato dal Comune». Spiega inoltre che in forza dei poteri commissariali l’opera non sarebbe sottoposta al permesso a costruire, di competenza comunale:«Non ci siamo mossi finché la Protezione civile non ci ha confermato che i suoli sono giá trasferiti, ope legis, nella disponibilitá della Provincia. Per mesi ho cercato la collaborazione con il sindaco, una disponibilitá ribadita nella riunione a Roma dal presidente Cirielli.

E’ stato De Luca ad alzare un muro, e mi permetto di dire che la caratura di un leader si misura dalla capacitá di discernere l’interesse superiore e collettivo da quello locale e di bottega. Finora il sindaco non lo ha fatto e noi abbiamo avviato la procedura dell’appalto, ma questo non vuole dire che un accordo non possa ancora essere trovato, discutendo sulle forme di controllo e di gestione dell’impianto».

De Luca per ora non cede. Anzi ieri ha liquidato come «fumo a manovella» la delibera della giunta provinciale, lasciando intendere che la mossa non potrá avere effetti concreti.A Palazzo Sant’Agostino però vanno avanti.Il deliberato dell’altro ieri consegna agli uffici gli atti di indirizzo per la stesura del bando di gara, ricalcando i dettami del piano provinciale dei rifiuti e le linee guida regionali. Si dispone che il termovalorizzatore brucerá non più di trecentomila tonnellate all’anno (il Comune ne prevedeva 450mila), servendo tutta la provincia di Salerno e ricevendo una parte dei rifiuti dell’Avellinese e del Beneventano.

La delibera conferma il "ristoro" ambientale di 5,3 euro a tonnellata per il Comune di Salerno che ospita l’impianto e un altro euro, complessivo, in favore dei territori confinanti.Nella valutazione delle offerte sará inoltre assegnato un punteggio maggiore alle ditte che si impegnano a migliorare la viabilitá in tratti dei comuni limitrofi, come Pontecagnano, San Cipriano e Giffoni.


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