Rifiuti incendiati nel centro storico, è allarme diossina

Tre le microdiscariche a cielo aperto trovate tra i vicoli della cittá. La più pericolosa, perché composta anche da materiale plastico e lattine andate a fuoco, è stata rinvenuta in via Porta Rateprandi, alle spalle di Largo Campo. I residenti infuriati: "Chiediamo la bonifica urgente dell’area"

SALERNO. E’ nuovamente emergenza ambiente nel centro storico di Salerno. Tre le microdiscariche a cielo aperto che, ieri mattina, sono state trovate tra i vicoli della cittá. La più pericolosa, perché composta anche da materiale plastico e lattine andate a fuoco, è stata rinvenuta in via Porta Rateprandi, alle spalle di Largo Campo. Intorno alle dieci di ieri alcuni residenti hanno telefonato ai vigili del fuoco per via del fumo acre che si sprigionava dal cumulo di rifiuti speciali andati in fiamme. Lattine, bottiglie di plastica, pezzi di acciaio, ferri arrugginiti, e persino qualche piccolo blocco di eternit. Quasi tutto bruciato.

E’ stata questa la scena che si sono trovati davanti agli occhi i residenti del centro storico di Salerno. Oramai abituati a trovare per i vicoli del quartiere buste della spazzatura non differenziata, oppure resti alimentari, o bottiglie di vetro. Mai, però, fino a ieri, i rifiuti accumulati sono stati bruciati. Sul posto sono arrivati alcuni operai di Salerno Pulita, che, a bordo di due mezzi per il trasporto di rifiuti, hanno sgomberato gli altri vicoli infestati di spazzatura, e cioè vicolo degli Amalfitani, vicolo Sant’Andrea e l’area antistante la chiesa di Santa Maria De Lama.

Raccogliendo i soliti sacchetti non differenziati della spazzatura che, come hanno sottolineato gli stessi lavoratori, «non facciamo neanche in tempo a togliere, che poi, anche nella stessa giornata, vengono nuovamente accantonati». Nulla, invece, è stato fatto per i rifiuti tossici di via Porta Ratemprandi: ieri l’area, con ancora i rifiuti posati sull’asfalto, è stata transennata. Al centro dell’impossibilitá degli operai di Salerno Pulita di togliere i rifiuti dalla strada, proprio la pericolositá del materiale trovato. La pulizia di questa tipologia di rifiuti è, infatti, di competenza dell’ufficio di igiene pubblica del Comune di Salerno, che, stando a quanto detto ieri ai residenti, provvederá allo sgombero dell’intera area questa mattina.

«Via Porta Rateprandi - ha detto Luca Longo, residente del centro storico, che ha allertato la polizia municipale - è abitualmente e vergognosamente oggetto di abbandono selvaggio di rifiuti di ogni tipo, ma nel momento in cui si è verificato l’incendio dei cumuli di rifiuti allora si è registrato un attentato alla pubblica sicurezza. Nell’atmosfera circostante, le esalazioni tossiche prodotte dai rifiuti tossici che bruciavano resteranno nell’atmosfera per diversi giorni se non si provvederá ad effettuare un trattamento di bonifica dell’area interessata». E’ proprio questa, infatti, la richiesta che i residenti del centro storico hanno rivolto a Palazzo di Cittá: la bonifica della zona, dove l’odore acre di plastica bruciata (che crea diossina) è stato in pratica respirato per ventiquattro ore. «Non esistono strade di serie A e strade di serie B, - ha aggiunto Longo - via Porta Rateprandi merita rispetto allo stesso modo di Piazza Portanova o di corso Vittorio Emanuele. I residenti del centro storico di Salerno hanno diritto a vivere in un ambiente pulito e dignitoso».

Diletta Turco

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