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Rifiuti in fiamme, emergenza in periferia

SCAFATI. Da via Passanti a via Sant’Antonio Abate. Da via Orta Longa ai confini con Pompei, i fumi nocivi mettono a rischio la salute dei cittadini. I residenti: «Salute sempre più a rischio....

SCAFATI. Da via Passanti a via Sant’Antonio Abate. Da via Orta Longa ai confini con Pompei, i fumi nocivi mettono a rischio la salute dei cittadini. I residenti: «Salute sempre più a rischio. Iniziamo a essere preoccupati». Occhi infiammati. Miasmi.

L’odore acre e denso continua a espandersi nei quartieri della città. Lunedì pomeriggio l’ennesimo rogo appiccato nel canale Bottaro, in via del Polverificio, a pochi metri dai binari della ferrovia. Le fiamme e il fumo hanno minacciato anche la circolazione dei treni. Sul posto sono arrivati i carabinieri della locale tenenza e i vigili del fuoco che hanno provveduto a domare le fiamme. Troppe le zone diventate ormai parte di un paesaggio avvolto dai fumi.

Una mappa sempre più fitta di piccole terre dei fuochi che stanno esasperando i cittadini di Scafati. «Bisogna intervenire – dicono – perché, specie nelle ore serali o alle prime ore del giorno ci sta chi incendia arbusti, sterpaglie ma anche rifiuti pericolosi». Sulla vicenda Scafati Arancione, guidata da Francesco Carotenuto, lancia un appello al sindaco Pasquale Aliberti: «È necessario mettere in campo azioni di prevenzione oltre che sanzionatorie verso questi autentici criminali i quali, attraverso questi atti scellerati, mettono a rischio la salute anche dei loro figli – ha detto – È necessario concertare attività di monitoraggio e di coordinamento con le forze dell’ordine in città. Ciò che la città sta vivendo in queste ultime settimane è qualcosa di estremamente grave. Abbiamo assistito, in queste settimane, a un numero elevato di roghi e di conseguenza di danni alla salute e all’ambiente della nostra città».

Intanto cresce sempre di più la preoccupazione dei cittadini di contrada Cappelle e via delle Industrie per i miasmi provenienti dal sito di stoccaggio e dal canale san Tommaso. I residenti continuano a protestare e hanno accolto la Patrona di Scafati e la processione di ieri con uno slogan: «Maria pensaci tu, qui non si respira più». Notevoli sono i danni che i miasmi causerebbero ai cittadini, già costretti a subire gli effetti dello smog.

Luigi Novi

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