Rifiuti, il Pd replica lo schema Provincia

Liste uniche con socialisti e Udc per le elezioni del consiglio di Ambito. Mercoledì termine ultimo per la presentazione

Ato Rifiuti: mercoledì 1 febbraio alle 12 scadono i termini per la presentazione delle liste per l’elezione del consiglio d'ambito nei sette Ambiti territoriali ottimali disegnati dalla legge regionale di riordino del ciclo dei rifiuti, approvata a maggio scorso dalla Giunta guidata da Vincenzo De Luca. E a Salerno il Partito Democratico punta a presentare liste di coalizione con il Psi e l'Udc – seguendo lo schema delle ultime elezioni provinciali – ma cercando di creare anche le condizioni per alleanze trasversali con i sindaci di centrodestra, nei nove Comuni con una popolazione superiore ai 60mila abitanti come Battipaglia – dove già sono in corso colloqui con la sindaca Cecilia Francese – e Pagani, inseriti nella fascia A che esprimeranno altrettanti consiglieri.

«Ogni Comune – è il ragionamento del segretario provinciale dei dem, Nicola Landolfi – avrà il suo rappresentante e quindi potremmo evitare la formazione di più liste e trovare una convergenza politica». L’obiettivo è semplice: cominciare a trovare consenso in vista dell’elezione del presidente dell’Ato unico, che sarà scelto e votato tra i componenti del consiglio d’ambito. In fascia A c'è anche Scafati, il cui consiglio comunale è stato sciolto dal Governo per infiltrazioni camorristiche proprio due giorni fa con un decreto del Consiglio dei Ministri approvato su proposta del ministro dell’Interno, Marco Minniti. Come è noto già da novembre la città è guidata da un commissario prefettizio, Vittorio Saladino, che a breve sarà sostituito o integrato da una triade commissariale. Per questo motivo, non essendoci un organo politico alla guida della città, non ci sarà nessun suo rappresentante che, tra l’altro, nessuno potrà votare, dal momento che i Comuni sciolti o a guida prefettizia non sono ammessi al voto.

Ma il lavoro del Pd e dei partiti della coalizione si dovrà concentrare anche sulla formazione delle altre liste di fascia – in tutto saranno tre – , individuando altri nove candidati per la fascia B, che rappresenteranno i 43 comuni con popolazione tra i 25mila e i 60mila abitanti e i 4 che dovranno essere inseriti nella lista di fascia C, che saranno espressione dei 104 comuni con popolazione inferiore ai 25mila abitanti.

Un primo contatto con i sindaci Pd che ricadono nell'Ato unico (che conta oltre ai 158 Comuni della provincia di Salerno anche tre dell’Avellinese, Calabritto, Caposele e Senerchia), c’è stato venerdì sera nella sede della federazione provinciale di via Manzo a Salerno, in un affollata riunione convocata proprio da Landolfi per avviare il ragionamento e trovare una quadra anche con gli alleati. Tra le decine di sindaci e consiglieri comunali provenienti da tutta la provincia c’erano il sindaco di Agropoli, Franco Alfieri, il vice sindaco di Torchiara, Luca Cerretani, il sindaco di Centola e consigliere provinciale, Carmelo Stanziola, l’assessore all'Ambiente di Nocera Inferiore, Francesco Scarfò ed altri sindaci ed esponenti dei comuni dell’Agro nocerino-sarnese. Per il Comune di Salerno non c’era il sindaco Vincenzo Napoli. Al suo posto, l’assessore Angelo Caramanno, che potrebbe anche essere uno dei nove candidati della fascia A. Nel corso della riunione si è cominciato a sondare anche le altre disponibilità di candidatura. «Al momento – ha però stoppato Landolfi –non ci sono nomi. Abbiamo ancora un paio di giorni tempo per riflettere e scegliere bene le candidature».

Mattia A. Carpinelli

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