Rifiuti e lavoro, a Salerno scatta lo sciopero generale

C'è anche Salerno tra i Comuni che ancora non hanno trasmesso a EcoAmbiente gli archivi della Tarsu, dell’anagrafe e i dati sulla raccolta dei rifiuti. Rischiano il commissariamento

Circa un migliaio di lavoratori (i dipendenti di tutti i consorzi e le societá che operano nel settore rifiuti) bloccheranno giovedì prossimo via Roma, con una protesta davanti al palazzo della Provincia.

• Chiedono certezze sul loro futuro e attendono che a dare chiarimenti, incontrando una loro delegazione, siano giovedì l’assessore regionale all’ambiente Giovanni Romano e il presidente della Provincia, Edmondo Cirielli.«Se anche stavolta non dovessero presentarsi all’incontro, non so come potrá controllarsi la reazione dei lavoratori» avverte Angelo De Angelis della Cgil Funzione Pubblica.Dalla Provincia si vuole sapere come intende gestire i servizi di raccolta e spazzamento dei rifiuti, che da gennaio passano dalla competenza dei Comuni a quella della societá provinciale Ecoambiente.Il presidente della spa, RobertoCelano, ha annunciato che per i primi mesi Ecoambiente subentrerá nei contratti di servizio con le societá e che solo dopo («entro il 2011») attuerá la gestione diretta assorbendo il personale. I lavoratori però non si fidano, temono che una parte di loro resti esclusa e lamentano i ritardi di alcune societá e consorzi nel pagamento degli stipendi. «Il presidente della Provincia insiste su Salerno per motivi politici - incalza De Angelis - Ma dimentica che a Salerno Pulita i pagamenti sono regolari mentre contiamo tre mensilitá arretrate alla Gesema di Mercato San Severino e quattro alla Pellezzano Servizi».

• Ieri Cirielli ha ribadito che negli obiettivi della Provincia ci sia l’assunzione di tutto il personale di societá e consorzi. «Ma non sará un passaggio automatico» ha ammonito, spiegando che saranno attuati controlli preventivi sul tasso di presenza dei lavoratori e che i non meritevoli potranno essere mandati a casa.«Presupposto di tutto - ha aggiunto - è che la Provincia possa incamerare la Tarsu, altrimenti Ecoambiente rischia di fallire come i Consorzi di bacino». Per questo Ecoambiente ha chiesto al prefetto di diffidare i 53 Comuni che ancora non hanno trasmesso le banche dati sulla tassa.Sui Comuni si punta l’indice anche per i ritardi nei pagamenti delle quote ai consorzi: «I lavoratori che non prendono lo stipendio fanno bene a protestare - commenta Cirielli - ma lo sciopero dovrebbe colpire solo i Comuni morosi e non quelli che pagano regolarmente le loro quote».

• Sul tema rifiuti è tornato ieri anche il sindaco Vincenzo De Luca, nel corso di un incontro con la stampa a Roma, insieme al presidente dell’Anci Sergio Chiamparino: «Se fossi un governatore di una regione del Nord direi "no" all’ipotesi di accogliere una parte dei rifiuti provenienti dalla Campania - ha dichiarato - la disponibilitá data da alcune regioni è un atto di responsabilitá».
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